Ieri il giorno del minor nuovo contagio da Covid19 in Sicilia, oggi è il giorno del ritorno in classe per gli studenti delle scuole superiori siciliane. Un rientro in presenza ma solo al 50% ma comunque unrientro dopo mesi di didattica a distanza, di difficoltà sociali e di studio, di aumento della dispersione scolastica nell’età in cui l’obbligo è già finito e dunque la dispersione diventa anche meno sondabile.
Lunedì scorso è toccato alle medie
Lunedì scorso hanno riaperto le scuole medie o almeno seconde e terze visto che le prima non erano andate in Dad, orsa tocca ai licei. Per preparare questo rientro si è lavorato a lungo ma è probabile che no basti. Saranno ancora tante le cose da settare nel corsodi questa prima settimana che, volenti o nolenti, sarà un test sulle misure adottate.
Il rientro in classe differito, le motivazioni
“Il differimento di una settimana del ritorno alla didattica in presenza per le superiori – afferma Lagalla – trova giustificazione nel principio di cautela adottato dal governo Musumeci. Inoltre, il differimento intende consentire agli istituti scolastici e ai servizi territoriali (inclusa l’applicazione dei Piani provinciali per il rafforzamento dei trasporti) di ottimizzare l’organizzazione. Infine, consente di monitorare ulteriormente, su scala regionale, l’andamento della curva epidemiologica a seguito della riammissione in presenza del 100% dell’utenza della scuola primaria e secondaria di primo grado, oltre che della scuola dell’infanzia”.
Contestualmente alla ripresa delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado verranno adottate ulteriori e regolari azioni di monitoraggio sanitario all’interno degli istituti scolastici”.
La Task-force ha ribadito la raccomandazione di utilizzare le mascherine Ffp2 per i docenti di sostegno delle scuole di ogni ordine e grado e per gli insegnanti dell’infanzia e della primaria
Screening anti Covid in popolazione scolastica, i dati aggiornati
Sono oltre 120 mila gli studenti che si sono sottoposti al tampone rapido, circa il 15 per cento dell’intera popolazione scolastica regionale. A fornire il dato è l’assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla, nel corso di un intervento all’Ars. L’assessore ha evidenziato che il 5% è già considerato un campione statisticamente significativo.
Con una circolare il competente Dipartimento regionale assicura che prosegue nei drive in o all’interno degli istituti scolastici il monitoraggio anti-Covid con i tamponi rapidi agli studenti, su base volontaria.
Rientro in classe, il piano di potenziamento dei trasporti
Oltre 600 corse aggiuntive in tutta l’Isola, più di altri 300 bus messi in campo anche col contributo di licenze Ncc, taxi e bus turistici opportunamente contrattualizzati dalle aziende.
Questi i servizi aggiuntivi messi a punto per il trasporto in sicurezza sanitaria della popolazione scolastica nelle nove province siciliane da oggi. La percentuale dei servizi operatia da subito si aggira fra il 15 e il 20 per cento di quanto preventivato per le lezioni in presenza a regime ovvero quando raggiungferanno il 75% previstodalle disposizioni nazionali. E qualsiasi ulteriore esigenza di trasporto, in ogni caso, potrà essere subito compensata dalle aziende del trasporto pubblico locale, nel quadro di un generale potenziamento dei servizi in tutte le nove Province dell’Isola.
Non resta che stare a guardare sperando che funzioni tutto
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