Si è riunita il 2 aprile l’assemblea provinciale dei gestori delle scuole aderenti alla FISM palermitana (la Federazione che raccoglie le Scuole dell’infanzia) per valutare i risultati delle tre giornate di protesta che si sono svolte a Palermo il 12, 13 e 14 marzo contro i tagli operati dalla recente legge finanziaria regionale, e fare il punto sulla situazione delle scuole paritarie in Sicilia.

Il Presidente Nicola Iemmola nella relazione introduttiva ha illustrato lo svolgimento e i risultati della manifestazione di protesta di metà marzo, evidenziando il notevole coinvolgimento registrato con la partecipazione di genitori e operatori scolastici e della convinta adesione di tanti cittadini che si sono fermati a firmare la petizione predisposta a sostegno delle famiglie e delle scuole paritarie.

Ha anche detto che i temi della manifestazione hanno trovato ampio rilievo nella stampa nazionale e regionale e che è servita per stabilire un rapporto più stabile con tanti deputati regionali di tutti gli schieramenti. “E’ stata – ha detto – una utile circostanza per illustrare ai politici siciliani i temi della libertà di educazione e del diritto delle famiglie a scegliere la scuola per i propri figli. Le vicende in svolgimento all’ARS non sono ancora concluse ed è per questo che continueremo a seguire l’evolversi di tutta la vicenda sulla quale vi terremo costantemente aggiornati”.

Ha poi così proseguito: “Questo tema soffre anche qui da noi di molti pregiudizi ideologici ed è pertanto necessario accompagnare ogni iniziativa pubblica con un rapporto diretto con le singole persone, siano politici o genitori, docenti o liberi professionisti, giovani o anziani, perché si possa portare a compimento la riforma avviata nel 2000 con la legge n. 62 sulla parità scolastica, affinché la ‘parità’ scolastica oltre che giuridica diventi anche economica”.

Quanto alla raccolta di firme per ottenere il rifinanziamento del Buono Scuola in Sicilia, ha dato un aggiornamento: “Quelle finora pervenute a Palermo – ha detto – sono oltre 8.000. A queste andranno aggiunte quelle ancora conservate in alcune provincie. Entro 15 giorni provvederemo ad una consegna formale agli organi politici regionali, Ars e Presidente della Regione, perché si rendano conto di quanto il tema sia effettivamente sentito tra la gente”.

L’assemblea ha deliberato anche la costituzione di due commissioni specifiche una sui temi della comunicazione e un’altra su quelli dei progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo.
Per ultimo l’assemblea ha approvato il bilancio consuntivo per il 2015 e preventivo per il 2016.

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