Sulla sospensione, dal mese di gennaio, del servizio mensa per i bambini della scuola dell’infanzia del comune di Partinico, intervengono in una nota la Flc Cgil Palermo e la Cgil Palermo. “Siamo dell’opinione che il servizio di refezione sia un importante momento educativo e un presupposto per la lotta alla dispersione scolastica e deve essere garantito a tutti i bambini – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario generale Flc Cgil Palermo Franca Giannola – La Cgil si mobilita a fianco della Scuola perché il problema riguarda tutti. Gli effetti dell’annullamento del servizio si stanno ripercuotendo sull’intera comunità e sui nostri territori, dove il lavoro non abbonda. Viene a mancare il supporto alle madri lavoratrici, con ricadute notevoli sulla produttività nei vari ambienti di lavoro. E si pone anche un serio problema di diminuzione degli organici sia dei docenti, col rischio che ogni sezione perda il 50 per cento degli insegnanti, che dei collaboratori scolastici. Ma il lavoro lo perdono anche le ditte che si occupano della fornitura dei pasti”.
Oggi, in un incontro che si è svolto con il commissario straordinario del Comune, per la ricerca di possibili soluzioni transitorie, la Cgil ha espresso disagio per i problemi scaturiti da questa decisione e preoccupazione sia per i bambini e le famiglie che per il futuro occupazionale dei lavoratori. E ha proposto, nel caso dell’impossibilità di ripristinare il servizio, alcune soluzioni alternative: un servizio mensa ridotto, limitato a un solo pasto caldo o un servizio a cura delle famiglie e la costituzione di coordinamento di genitori per organizzare una turnazione.
“Abbiamo appreso dal commissario che la mensa scolastica per quest’anno non sarà riattivata. Stanno cercando di verificare se i genitori si possono organizzare in autonomia per portare i pasti a scuola”, dichiara il segretario generale Flc Cgil Palermo Franca Giannola, che ha partecipato all’incontro assieme al segretario della Camera del Lavoro di Partinico Pino Gagliano. “Abbiamo chiesto al commissario di conoscere le cause che hanno creato questo disservizio ma certamente è d’obbligo cercare le possibili soluzioni al problema nell’interesse dell’intera comunità – aggiunge Franca Giannola – Il tempo normale, che prevede attività didattica prolungata anche nel pomeriggio, consente anche delle ore di compresenza tra le docenti, il che amplia la possibilità di una offerta formativa più completa”.
L’incontro è stato aggiornato a mercoledì prossimo. “La patata bollente torna ora al dirigente scolastico che dovrà gestire la nuova soluzione che sarà individuata – continua Franca Giannola – Bisogna trovare una modalità che permetta a tutti di usufruire del servizio, garantendo chi economicamente non è in condizioni di sostenere i costi”.
(foto tratta dal web)
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