“A settembre riapriranno le scuole e non tutte le strutture in Sicilia sono sicure, per questo necessitano di alcuni interventi – a renderlo noto è Vincenzo Figuccia deputato all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che prosegue – del resto, l’insieme degli edifici scolastici della Regione comprende immobili costruiti anche molti anni fa, accanto ad altri relativamente nuovi. Controllare la situazione non è un semplice atto burocratico e a volte il responso dei tecnici porta alla chiusura. Il caso più recente è quello di Messina dove su 108 plessi comunali, tra asili, Elementari e Medie soltanto due hanno il certificato di vulnerabilità sismica. L’anno scolastico non può partire così come se nulla fosse, chiedereremo come ha già opportunamente fatto il Codacons, il rinvio dell’inizio delle lezioni, fino a quando tutti i controlli opportuni non verranno effettuati.
Poiché la sicurezza delle nostre scuole non va in vacanza – dice il parlamentare – ho ritenuto opportuno presentare quest’oggi un’interrogazione all’assessore alla pubblica istruzione e formazione, perché verifichi che tutti i Comuni siciliani abbiano effettuato le verifiche di vulnerabilità sismica, approfittando di questi giorni di chiusura delle scuole, per conoscerne le reali condizioni di sicurezza, per chiedere la realizzazione degli interventi richiesti ove siano già noti gli esiti di tali verifiche, e progettare eventuali interventi da effettuare grazie ai fondi della nuova programmazione triennale 2018-2020”.
A partire dal nuovo anno scolastico – prosegue Figuccia – insieme ai comitati, ai gruppi di genitori, studenti, docenti e cittadini sensibili che vorranno condividere tale iniziativa, avvieremo una indagine civica nazionale per controllare che tali verifiche di vulnerabilità sismica siano state realizzate, scuola per scuola, per pubblicizzarne l’esito e per concordare con le singole amministrazioni locali tempi e modi di intervento.
Chiediamo, infine, al Ministro Bussetti di riconvocare a breve l’Osservatorio nazionale dell’edilizia scolastica, per proseguire nell’individuazione delle priorità per lo stanziamento dei fondi, per individuare procedure di superamento degli intoppi burocratici che rallentano la costruzione di nuove scuole, per sostenere le amministrazioni locali più piccole o meno attrezzate sulla progettazione, per concordare con tutti i soggetti dell’Osservatorio le attività da proporre in occasione della prossima Giornata nazionale della sicurezza delle scuole”.
Commenta con Facebook