E’ scontro nella maggioranza del Governo siciliano sulle politiche legate al turismo. Come per Roma, con il caso Santanché anche a Palermo il Centrodestra rischia di erodersi sullo stesso tema.
Il caso SeeSicily
Nell’isola, la pietra dello scandalo è la decisione dei dirigenti dell’assessorato regionale al Turismo di rescindere i contratti sottoscritti con alcuni albergatori siciliani per fornire pernottamenti gratis ai turisti nell’ambito del SeeSicily, un piano varato dall’amministrazione dell’ex presidente della Regione siciliana Musumeci per ridare slancio al turismo siciliano dopo gli effetti disastrosi della pandemia.
Il documento della deputazione siciliana di FdI
In quel Governo, come assessore regionale al Turismo, c’era Manlio Messina, ora deputato nazionale di Fratelli d’Italia, autore di un documento, firmato dalla deputazione nazionale siciliana di Fdi, che è più di un monito all’attuale Governatore dell’isola, il forzista Renato Schifani. “ll lavoro degli esponenti di Fratelli d’Italia che si sono avvicendati alla guida dell’assessorato al Turismo negli ultimi anni – dicono i parlamentari nazionali e regionali di FdI – è stato indefesso e volto a far crescere la naturale vocazione della Sicilia all’ospitalità e a diffondere una rinnovata immagine nel mondo con campagne mirate”.
I numeri di SeeSicily secondo FdI
La deputazione nazionale siciliana di FdI ha fornito i suoi numeri su SeeSicily: “Gli assessori Sandro Pappalardo, Manlio Messina, Francesco Scarpinato ed Elvira Amata hanno lavorato con abnegazione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Le ricerche di hotel nelle zone turistiche sono incrementate, per Bankitalia nel 2022 c’è stato un +63,3% di arrivi e un più +54,9% di presenze nell’Isola tra gennaio e agosto 2022 rispetto all’anno precedente. Nel 2019 i turisti si fermavano in Sicilia 2,6 notti, dai dati del 2022 è emerso che il dato è aumentato a 3,4 notti di permanenza”.
Per il M5S numeri da flop
Secondo il deputato regionale del M5S, Luigi Sunseri, presidente della Commissione Attività Ue, i numeri sono diversi e nel marzo scorso ha presentato un report spiegando che il piano, finanziato con fondi europei, circa 75 milioni di euro, è stato un flop. Nella ricostruzione dell’esponente del M5S, solo 875 mila persone, in circa due anni, avrebbero utilizzato i vaucher della Regione che, complessivamente, si sarebbero tradotti con 17.046 posti letto occupati, per cui solo 1,16% delle risorse sarebbe stato stato impiegato concretamente. La vicenda è poi finita sul tavolo della Corte dei Conti
FdI all’attacco
Alla deputazione nazionale siciliana di FdI non vanno giù alcune scelte operate dall’amministrazione regionale. “Ben vengano i controlli -spiegano i deputati di FdI – su tutti i progetti e le procedure messe in campo ma spiace constatare che il recente provvedimento di revoca della manifestazione “Palermo Sport Tourism Arena” venga utilizzato come una clava contro la parte politica e l’assessore in carica. Lo stesso metodo che è stato utilizzato con l’ex assessore regionale Manlio Messina. A entrambi va il nostro pieno supporto. Le iniziative quali il Giro di Sicilia sono state vetrina importante per l’Isola così come il progetto di SeeSicily che, a detta degli stessi albergatori, ha rappresentato una ciambella di salvataggio nel periodo post Covid per migliaia di strutture. Auspichiamo, dunque, che il presidente della Regione intervenga con chiarezza per sgombrare il campo da speculazioni politiche che nuocciono all’immagine del governo regionale che abbiamo contribuito a far eleggere, risultando il primo partito e sostenendo convintamente la figura di Renato Schifani quale figura di equilibrio e di garanzia”.
“Fratelli d’Italia, in tutte le sue componenti – concludono i parlamentari nazionali e regionali di FdI – vuole affrontare con il presidente Schifani i tanti dossier aperti: dai rifiuti sino alle infrastrutture. Non è tempo di personalismi o di uomini soli al comando”.
Deputato Ars di Fdi a Schifani, “faccia passo indietro”
Pure il deputato regionale di FdI, Carlo Auteri, ha chiesto a Schifani di compiere un passo indietro su SeeSicily.
“Il progetto scade a settembre e siamo in piena stagione estiva – dice Auteri – quindi questa azione è gravissima non solo sotto il profilo politico ma anche se non soprattutto su quello giuridico, per questo motivo sono certo che il presidente Schifani non ne sappia nulla. Non avrebbe mai potuto avallare una decisione simile, sia come politico, sia come avvocato”.
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