I carabinieri forestali hanno sequestrato in un parcheggio privato prossimo al quartiere “Zisa”, un impianto abusivo di gestione di rifiuti pericolosi e non, denunciando quattro persone in concorso tra loro, accusati di gestione illecita di rifiuti, inquinamento ambientale e ricettazione.

Gli indagati ricevevano rifiuti metallici per lo più cavi elettrici di rame che poi rivendevano a 4 euro al chilo. Tra il materiale sequestrato, sono stati trovati decine di metri di cavi di alta tensione e svariate matasse di cavi elettrici ancora confezionati. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuarne la provenienza.

Inoltre, l’impianto riceveva ulteriori tipologie di metalli, sia provenienti dalla dismissione di RAEE, specialmente condizionatori, il cui smontaggio in assenza degli accorgimenti previsti dalla legge, determina l’immissione in atmosfera di gas altamente nocivi; sia parti di mezzi meccanici, il cui smontaggio – determinava lo sversamento degli oli lubrificanti sul terreno che, in alcuni punti, si presentava sprovvisto di pavimentazione con evidenti chiazze nere.

Operazione questa che, reiterata nel tempo, a dire degli investigatori, genera l’inquinamento del suolo e ed il sicuro inquinamento delle sottostanti falde acquifere, determinando un grave danno ambientale.

Non di meno la presenza di autovetture e mezzi di autotrasporto, su cui sono in corso indagini.