I carabinieri hanno sequestrato beni per 500 mila euro a Giovanni Di Salvo, 54 anni, tratto in arresto nell’operazione Reset detenuto, condannato in primo grado a 7 anni e 2 mesi di reclusione.

Il provvedimento è della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Prevenzione. Di Salvo era stato arrestato per avere fatto parte, in concorso alla famiglia mafiosa di Bagheria, a stretto contatto ed alle dirette dipendenze dei capi decina Giovanni Pietro Flamia e Giorgio Provenzano e del suo capo famiglia operativo Giuseppe Di Fiore.

Di Salvo avrebbe commesso danneggiamenti ed estorsioni agli operatori del settore della pesca del mercato di Porticello. Tra i beni sequestrati la società Martinpesca srl con sede a Santa Flavia e il complesso di beni aziendale dell’impresa individuale Francesco Pesca di Di Salvo Francesco con sede sempre a Santa Flavia e la somma di 49 mila euro. Ancora 15 rapporti bancari e 4 veicoli.