Una “tana” molto particolare quella che si era andata a scegliere un serpente falso corallo.

L’animale, innocuo, appartiene ad una di quelle specie ancora comunemente commerciate nei negozi di animali. Per recuperare il Lampropeltis triangulum, questo il nome scientifico del rettile, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco che hanno successivamente provveduto alla consegna all’ENPA di Monza.

A trovarlo era stata una signora che aveva preso in mano il sacchetto delle scarpe precedentemente indossate per fare jogging al Parco di Monza. Spaventata e incerta sul da farsi, ha chiesto aiuto ai Vigili del Fuoco che intorno a mezzogiorno sono giunti a casa sua, per recuperare l’animale e portarlo in salvo.

Secondo la Protezione Animali è difficile che l’animale, originario di nord e centro America, possa essere arrivato autonomamente al Parco di Monza. L’ambiente, soprattutto in queste giornate caratterizzate dalle temperature rigide, non presenta alcun elemento del suo habitat ideale. È molto più probabile, essendo un animale ancora giovane, che fosse stato acquistato da poco e successivamente abbandonato nei pressi dell’abitazione della signora. Verosimilmente è entrato nella borsa delle scarpe attratto dal caldo e dall’umidità.

Il serpente falso corallo ha questo nome per via dei colori molto accesi che lo rendono molto simile al serpente corallo (Anilius scytale), ma a differenza di questo non è velenoso. Solitamente vive al caldo, va quindi alloggiato in una teca con lampada riscaldante e si nutre di piccoli roditori.

Non è la prima volta che nella zona viene avvistato un falso corallo. Alcuni mesi fa, a seguito di una segnalazione, i volontari ENPA sono intervenuti nel Parco di Monza, ma purtroppo l’animale era già stato barbaramente ucciso a bastonate.

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