Nelle case degli utenti siciliani puntuale a ogni scadenza arrivano le bollette del servizio idrico integrato ma con la stessa puntualità non viene erogato il servizio, disagi in varie parti dell’isola.
Sulla questione interviene l’Unione dei Consumatori con una nota del presidente Manlio Arnone.
Da Castelvetrano, dove l’acqua potabile è inquinata in diverse zone della città e i commissari straordinari ne hanno vietato l’uso per la presenza dei batteri del genere escherichia, a Cefalù, dove dopo la chiusura del potabilizzatore l’acqua che esce dai rubinetti non è più potabile, o ancora a Palermo dove a Mondello i rubinetti sono rimasti a secco, una serie interminabile di disservizi che hanno causato disagi ai cittadini in varie parti dell’isola.
“Quanto sta accadendo in varie parti della Sicilia – dichiara Manlio Arnone – è inaccettabile, soprattutto alla luce delle salatissime bollette che sono costretti a pagare gli utenti in alcuni comuni non si garantisce la potabilità dell’acqua, siamo seriamente preoccupati per la salute dei cittadini a causa da un lato, in alcune zone, del protrarsi dell’assenza di fornitura idrica che espone le fasce più deboli a rischi igenico-sanitari e dall’altro per quanto riguarda la presenza di batteri, chiediamo maggiori controlli agli organi preposti, altrimenti saremo costretti a prendere una posizione dura con un esposto in Procura, a difesa degli utenti”.
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