Il weekend dell’1, 2 e 3 marzo, per tre giorni consecutivi, torna a Sanlorenzo Mercato per la seconda edizione lo Sfincione Festival. Al centro del contendere lo sfincione, il re del cibo di strada. Dopo gli 8mila visitatori del 2018, quest’anno in gara, accanto a Bagheria, Casteldaccia e Palermo, ci sarà Altavilla Milicia, tutti territori simbolo di una tradizione gastronomica antica. Quattro prodotti con lo stesso nome, ma totalmente differenti tra loro, quattro modi diversi di concepire la “pizza dei siciliani”, in altrettante postazioni gestite da panificatori esperti di ogni territorio rappresentato.

Saranno proprio i fornai del territorio a presentare così la propria eccellenza, in una sfida all’ultimo sfincione che decreterà un solo vincitore. Si va da Bagheria, con il fornaio Massimo Scaduto dell’Antica Forneria Scaduto, a Casteldaccia con il panificio Martorana di Vincenzo Di Tusa passando per Palermo con il Forno del Mercato fino ad Altavilla Milicia con Francesco Paolo Lombardo dell’Antico Forno Lombardo. Ospite speciale fuori gara sarà lo sfincione bagherese di Maurizio Valenti, con una postazione ad hoc che vedrà il vincitore della scorsa edizione ancora una volta pronto a far degustare la sua specialità.

Lo sfincione palermitano (classico con pomodoro, cipolla, acciughe e caciocavallo) si scontrerà dunque con l’amatissima versione bagherese (bianco, alto, con ricotta e mollica), con quello di Casteldaccia (una via di mezzo fra i primi due, rosso ma con un grosso strato di tuma) e quello di Altavilla Milicia (versione più simile a quello palermitano, basso, rosso, con le acciughe di Aspra, tuma, mollica e uno strato di pecorino).

Si potranno assaggiare le quattro specialità presenti, in un confronto aperto e diretto con il produttore che ne spiegherà origine e caratteristiche, tra aneddoti e curiosità. Ma non solo. Si avrà anche la possibilità di votare il proprio sfincione preferito, contribuendo così a decretare il vincitore. Per farlo, basterà girare per le postazioni e provare le singole specialità esprimendo il proprio voto.

Intanto su Facebook è già partito il contest che decreterà il “premio social”, il nuovo premio speciale che sarà consegnato domenica a partire dalle 21 in occasione della premiazione al Mercato.

A decretare il vincitore, accanto alla giuria popolare, sarà la giuria tecnica composta dal giornalista e scrittore Mario Liberto; la foodblogger di “Un pizzico di sale rosso” Martina Maggiordomo; il direttore dell’Idimed – Istituto per la promozione e la valorizzazione della Dieta Mediterranea – Francesca Cerami; gli esperti della panificazione dell’Associazione Cuochi e pasticcieri di Palermo e provincia; il critico ed enogastronomo di CucinArtusi.it Maurizio Artusi.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione La Piana d’Oro.

GLI SPETTACOLI DEL FESTIVAL:

Oltre alle postazioni con gli sfincioni, aperte venerdì dalle 19 a mezzanotte, sabato e domenica dalle 11 alle alle 23, ci saranno due appuntamenti con la musica e le risate. Si parte sabato 1 marzo alle 21 con “Solo 3 minuti”, il nuovo format comico-teatrale di Ivan Fiore, che schiaccia l’occhio alla stand up comedy americana, ma apre il campo a mille sfaccettature di divertimento. Sul palco un microfono e un occhio di bue, tantissimi ospiti dal mondo del cabaret e della comicità siciliana, ma anche da altri settori, ognuno con qualcosa da condividere e raccontare attorno a un unico tema, che cambia di appuntamento in appuntamento. Ma con una regola ineludibile: ogni protagonista sarà “solo” sul palco e avrà “solo” tre minuti. Scoccato il terzo minuto Ivan Fiore, disturbatore patentato, farà di tutto per interrompere l’intervento inventandosi ogni volta un modo strampalato per rovinare la poesia o zittire il soggetto di turno, tra torte in faccia, canzoni a sorpresa, gong improbabili e altre stranezze partorite dalla mente vulcanica del comico palermitano.

Sabato 2 marzo alle 21.30 si apre il Carnival Party con The Vintage Swing Quintet; ad essere celebrato in musica è un intero periodo storico, che solca ben tre decenni, attraversando i confini di due interi continenti. Swing Age Palermo è un’organizzazione che propone corsi di ballo Lindy Hop e Boogie Woogie, social dance ed eventi per la diffusione della cultura Swing.

Inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT), lo sfincione è tipico della città di Palermo e dintorni. Si dice che fosse di origine araba e che ha trovato in Sicilia la sua diffusione. Il nome “sfinciuni” deriva dall’aggettivo “sfincia”, ossia “soffice”. Secondo altri l’avrebbero inventato le suore del Monastero di San Vito a Palermo e sarebbero state proprio loro ad arricchire per prime la pasta della pizza doppiamente lievitata con pomodoro, acciughe e caciocavallo.