Un vero e proprio sfregio volontario alla memoria degli eroi antimafia allo Zen di Palermo. È stata danneggiata la statua di Giovanni Falcone che si trova davanti all’Istituto comprensivo Giovanni Falcone di via Pensabene a Palermo.

Alla statua è stata staccata la testa e un pezzo del busto e sono stati usati, poi, come ariete contro il muro dell’istituto scolastico. Sulla vicenda è stata aperta una indagine. Non è la prima volta che la statua, che raffigura il magistrato ucciso nella strage di Capaci assieme alla moglie e agli agenti della scorta, viene danneggiata. Dirigenti e insegnanti dell’istituto da anni sono impegnati a diffondere la cultura della legalità tra i ragazzi del quartiere, tra i più degradati della città. Il gesto arriva a poco più di una settimana dall’anniversario della strage di via D’Amelio, dove furono assassinati dalla mafia Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta.

“Il danneggiamento e il vilipendio della statua dedicata a Giovanni Falcone sono atti gravissimi, ancor più grave perché rivolti anche a danneggiare una scuola che svolge da anni una importante opera di sensibilizzazione e formazione sociale. Appena informato mi sono messo in contatto sia con la Dirigente scolastica sia con le Forze dell’Ordine, auspicando che si possa risalire al più presto agli autori di questo gesto vile.Allo stesso tempo ho disposto che le maestranze comunali si adoperino per il pronto restauro della statua e un sopralluogo sarà svolto in questo senso domattina”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“Oltraggiare la memoria di Falcone non basterà a oscurare la sua grandezza. A Palermo gesto ignobile e vigliacco”. Lo scrive la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un tweet.

“Ancora oggi, dopo tanti anni dalla sua morte, la memoria di Giovanni Falcone fa paura. E lo dimostra quanto è accaduto oggi a Palermo”. L’Associazione Nazionale Magistrati “condanna duramente” il gesto vandalico ai danni della statua del giudice Falcone.

“Noi – continua la nota dell’Anm – non dimentichiamo e continuiamo a tenere vivo il suo ricordo condannando con fermezza questi atti incivili che sono un oltraggio all’eredità che ci ha lasciato. Come sosteneva Giovanni Falcone: la cultura della legalità è la strada giusta per combattere le mafie, e noi proseguiremo su questo percorso. Non bisogna abbassare la guardia e il danneggiamento della statua lo dimostra. Continueremo ostinatamente- conclude la nota dell’Associazione Nazionale Magistrati – a coltivare il ‘vizio della memoria’”.

“Sono costernata da un episodio di vandalismo che per la seconda volta colpisce un baluardo di legalità in un quartiere estremamente sensibile della nostra città” Lo afferma la sorella di Giovanni Falcone, Maria.
“Sono accanto agli studenti e ai cittadini del quartiere – aggiunge – che credono e si battono nel nome di Giovanni Falcone e che fino allo scorso 23 maggio hanno portato la loro rappresentanza in piazza Magione a onorare il nome di Giovanni e Paolo. Non ci arrenderemo mai – conclude Maria Falcone – e la statua risorgerà più bella di prima ma chiedo alla autorità di pubblica sicurezza di garantire per il futuro un presidio adeguato a un monumento simbolo della nostra città”.

“Sdegno, rabbia e rammarico per il gravissimo episodio accaduto oggi a Palermo. La memoria di Giovanni Falcone non potrà essere scalfita in nessun modo da alcuno. Proprio dalla sua memoria e dalla scuola, che con quel gesto vile è stata offesa, è iniziata la riscossa del popolo italiano e siciliano contro la mafia. Una battaglia lunga e impegnativa che sta vedendo e vedrà le mafie sconfitte”. Lo afferma in una nota il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

‘Il vile oltraggio alla statua di Giovanni Falcone, è uno schiaffo alla dignita’ dei siciliani e al ricordo che abbiamo di uno dei nostri uomini migliori, Giovanni Falcone, caduto nella lotta alla mafia e addolora di più se si pensa che è avvenuto all’interno di una scuola, luogo di crescita umana e culturale – dice Toto Cordaro, Vice Pres Vicario Commissione Antimafia. che poi ricorda – che la L.R. 15/09 – scritta da me insieme al collega Lillo Speziale – sul contrasto alla criminalità organizzata, e introduceva , fra l’altro, l’ora della legalità nelle scuola superiori siciliane, ma non è mai stata applicata dal governo Crocetta. Mi impegnerò ugualmente affinchè venga inserita tra i punti programmatici del prossimo governo, consapevole come sono che senza memoria non possa esservi futuro ne’ civiltà e che la formazione scolastica sia un antidoto naturale alla cultura della sopraffazione e della violenza”.

Oltre al busto è stata vandalizzata anche la mensa che non serve solo la scuola ma anche i disagiati del comprensorio (GUARDA IL VIDEO DEI DANNI)

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