E’ divorzio. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi sarebbero ormai ai ferri corti. E già nelle prossime ore l’avventura di Sgarbi nel governo regionale sarebbe finita.

Non è mai stato un idillio tra l’assessore ai Beni Culturali e il presidente Nello Musumeci, ma ormai i rapporti sono del tutto deteriorati.

La frattura sarebbe avvenuta attraverso gli sms. Anzi le mancate risposte agli sms. Sgarbi invia sms al governatore per annunciare l’arrivo a Palermo di Guido Roberto Vitale, l’avvocato d’affari che sarebbe interessato alla realizzazione del Tempio G di Selinunte, l’idea più suggestiva fra quelle che Sgarbi ha espresso in questi mesi.

Una “idea” dal costo di 39 milioni. Ma ai messaggi dell’assessore, che contenevano l’invito a incontrare Vitale, Musumeci non ha mai risposto.

A cena, con Vitale, è andato ieri il vicepresidente della Regione Gaetano Armao, ma i silenzi di Musumeci hanno parecchio irritato il critico d’arte, che ha così commentato sempre via sms: “La tua maleducazione – ha scritto Sgarbi a Musumeci – rimarrà a lungo nella mia memoria”.

D’altronde, ieri pomeriggio, in conferenza dei capigruppo, l’assessore Toto Cordaro ha annunciato a nome del governo che Musumeci entro la fine della settimana darà il nome del nuovo assessore ai Beni culturali, convincendo così i grillini a rinviare la mozione di censura nei confronti di Sgarbi, che giace da diversi giorni all’Ars.

Sgarbi, appresa la notizia, ha avuto una reazione d’impeto: “Io ho detto che sarei rimasto per qualche settimana ancora, finché la legge me lo consente: ci sono altri casi simili al mio, basti pensare a quello del presidente
della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, anche lui eletto al Senato. Ma se Musumeci vuole cacciarmi per offrire la mia testa ai grillini, faccia pure. Ma se così è, tolgo io prima il disturbo e mi dimetto. E il Tempio G Musumeci se lo fa con i suoi operai”. Solo un’altra sfida dialettica dell’assessore? Siamo all’epilogo della vicenda: l’annuncio, probabilmente, in mattinata, nel corso della conferenza stampa della mostra sulla Sicilia fiamminga.