“Provo una profonda delusione per il comportamento tenuto dall’Amministrazione comunale che ieri, in presenza della Boldrini, proclamava la propria capacità di accoglienza e sostegno agli ultimi, agli immigrati, ai più poveri, ed oggi, durante lo sgombero di un minore affetto da una gravissima malattia – certificata – era totalmente assente, incapace di trovare soluzioni e di accogliere presso uno dei tanti immobili confiscati, del patrimonio comunale o presso una struttura ricettiva, una famiglia che versa in gravi condizioni di disagio economico e umano”. Così la vicepresidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta, commenta lo sgombero della famiglia Gandolfo, in via Sadat.

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“Registro la solitudine vissuta dalle nostre famiglie più fragili – aggiunge Nadia Spallitta – e l’inerzia dell’Amministrazione che non ha mai attivato, tra l’altro, gli strumenti di programmazione e investimento per sfruttare l’enorme patrimonio immobiliare di cui dispone per l’emergenza abitativa. Se non fosse intervenuta la Caritas, mettendo a disposizione un mini appartamento della Curia, in questo momento questo bambino si troverebbe per strada, lasciato letteralmente solo dalle istituzioni, che non si sono neanche preoccupate di accompagnare lo sgombero approntando i mezzi necessari per il trasloco. Ringrazio tuttavia alcuni dirigenti comunali, tra cui il dottore Domenico Musacchia, le assistenti sociali e le forze dell’ordine che hanno dimostrato sensibilità e attenzione di fronte al dramma della famiglia Gandolfo”.

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