• Si dimette il sindaco  di Corleone Nicolò Nicolosi
  • Nicolosi con lasua giunta travolti dalla bufera
  • Ieri aveva confermato di aver fatto il vaccino e difeso la scelta
  • “Bisogna vaccinare tutti i sindaci alla pari degli operatori santari”
  • Nicolosi ha fatto anche la seconda dose

“Non ho fatto nulla di male e resto convinto della correttezza della mia scelta ma sento che in tanti non comprendono e la pensano diversamente per questo motivo, dopo una notte insonne, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da sindaco”.Parla a BlogSicilia con un annuncio a sorpresa il sindaco di Corleone

La scelta difficile dopo una notte insonne

Nicolò Nicolosi lascia la carica di primo cittadino travolto dalla polemica sui furbetti del vaccino. Domani formalizzerà le sue dimissioni. “Ho fatto il vaccino all’inizio di febbraio – racconta – ed ho già fatto anche la seconda dose. Con me si sono vaccinati tre o quattro assessori. Non è un mistero, avevo già scritto al Presidente della Regione ed al manager dell’Asp 6 per comunicare che la scelta di non inserire i sindaci fra le priorità era sbagliata, una dimenticanza. I sidaci vanno messi insieme al personale santario perchè sono in prima linea”.

La difesa di quanto fatto

Fino a qualche ora prima della scelta di dimettersi aveva difeso la sua preedete scelta di vaccinarsi in difformità rispetto alle linee guida e rifiuta l’appellativo di furbetto del vaccino il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi. Rivendica la scelta’ politica’ che ritiene giusta e non è affatto preoccupato dall’indagne che deriverà dalla segalazione dei Nas “Ben vega, così si potrà chiarire la giustezza della scelta”.

Le dimissioni

“Corleone è un Paese difficile e chi lo guida deve essere ‘vergine’. La mia scelta, che difendo nel pruncipio, non trova consenso. Di fatto ho perso la mia verginità e dunque lascio per difendere l’immagine di questa città che ha bisgnadi una guida pura e forte proprio per effetto, suo malgrado, del suo nome e della sua storia. Mi dispiace lasciarwe con tante cose ancora da fare e a cui badare ma devo difendere l’immagine di Corleone”

Dosi scongelate che sarebbero andate sprecate

La vicenda era stata raccontata dallo stesso sindaco qualche ora prima “Quelle dosi potevano andare sprecate visto che non si sapeva a chi somministrarle”, dice Nicolosi un po’ come tutti i furbetti finiti nella bufera, ma lui va ben oltre. “Avevo avvertito Musumeci dopo aver fatto il vaccino. Il sindaco è l’autorità sanitaria del territorio e per questo mi sono vaccinato”.

Sindaci come gli operatori sanitari

“Del resto – aggiunge ancora il sindaco – non si comprende come i primi cittadini e gli amministratori non siano rientrati tra le categorie a cui dare priorità visto che il sindaco è la prima autorità sanitaria sul territorio e che gli assessori in questi periodo di chiusura e smart working hanno lavorato per non fare bloccare la macchina amministrativa”.

“A mio avviso è stata una grossa dimenticanza da parte dell’organizzazione. – prosegue -. Noi amministratori veniamo a contatto quotidianamente con i cittadini e nelle nostre zone il virus ha circolato provocando chiusure e centinaia di positivi”.

L’indagine della procura di Termini

Sulla vicenda indaga la Procura di Termini Imerese su segnalazione dei Nas. “Noi non abbiamo commesso alcun abuso. Sono molto sereno” dice Nicolosi che, anzi, coglie l’occasione per ribadire come gli amministratori, a suo avviso, dovrebbero avere priorità al pari di operatori sanitari e forze dell’ordine.

Intanto la vicenda potrebbe avere altri risvolti, non è escluso che nel corso delle prossime ore possano uscire fuori altri nomi di amministratori locali sottoposti al vaccino pur non avendone il diritto.

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