• Caso furbetti dei vaccini arriva alla Camera
  • Dedalo Pignatore presenta interrogazione al Ministero
  • Il Tar in Sicilia dà ragione a Razza

Arriva alla Camera dei Deputati il caso dei cosiddetti ‘furbetti dei vaccini’. Il parlamentare del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone ha depositato a Montecitorio un’interrogazione rivolta al Ministero della Salute.

Attenzione della politica nazionale

“Viste le dimensioni impressionanti del fenomeno e non potendo escludere con certezza che quanto accaduto non continui a verificarsi nelle prossime fasi, – afferma Pignatone – è necessario richiamare sul tema la massima attenzione della politica nazionale, nonostante la gestione dei piani vaccinali sia nelle competenze delle Regioni.

Rischio di decisioni diverse tra regioni

Nel suo atto ispettivo, Pignatone chiede al Ministero di avviare una riflessione immediata sulle seconde dosi, considerato il concreto rischio che ogni Regione possa adottare autonome decisioni, contribuendo a creare differenti trattamenti sul territorio nazionale. “Ricordo, a tal proposito, – conclude il parlamentare Cinquestelle – la decisione di alcune regioni, tra cui quella Siciliana, che hanno stabilito di non procedere alla inoculazione della seconda dose ai ‘furbetti del vaccino’, facendo sì che tale comportamento non abbia un effetto ‘premiante’. Decisione che, però, avrebbe l’effetto non solo di rendere nulla l’efficacia della prima dose, andando così di fatto sprecate quelle dosi già somministrate, anche se indebitamente, ma, cosa peggiore, di aggravare la carenza di vaccini a disposizione, diminuendo il numero dei soggetti immunizzati”.

Il tar in Sicilia ha dato ragione a Razza

Nei giorni scorsi il Tar sezione di Catania ha dato ragione all’Assessorato regionale alla Salute e all’Asp di Ragusa sul divieto di somministrazione della seconda dose ai “furbetti” del vaccino. Era stato impugnato il provvedimento attraverso il quale l’assessore della Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, ha sospeso la somministrazione della seconda dose di vaccino  per tutti i soggetti che, non avendone diritto, hanno avuto comunque accesso alla prima dose di vaccino, fissando per la trattazione collegiale la Camera di consiglio del giorno 11 marzo 2021.

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