Oltre centomila siciliani prenotati per la somministrazione della prima dose di vaccino anti covid19 a partire dal 20 febbraio e così a continuare per vaccinare tutti gli ultraottantenni entro la fine di marzo o i primi giorni di aprile. Almeno questa è la speranza.

Prenotati in tre giorni oltre il 30% degli aventi diritto

A chiedere di accedere alla vaccinazione fino ad ora sono stati circa il 30% dei siciliani che ne hanno diritto. Il target individuato per questa seconda fase della vaccinazione dopo quella riguardante il personale sanitario, è quello degli 80enni, insooma chiunque sia nato fino a tutto il 1941.
Attualmente sono 105.936 le richieste giunte. Tra i prenotati, 90.695 hanno un’età compresa tra 80 e 89 anni; 15.096 tra 90 e 99 anni, 145 hanno più di 100 anni.

L’assessorato regionale alla Salute ribadisce che in questa fase della campagna vaccinale siciliana il target delle persone dagli 80 anni in su è l’unico per cui è attivo il servizio di prenotazione mediante la piattaforma on line ed il call center della struttura commissariale nazionale gestito da Poste italiane. Pertanto, esorta a diffidare da comunicazioni diffuse, soprattutto via social o chat di messaggistica, da canali non ufficiali o diversi da quelli della Regione Siciliana in merito alla possibilità che altri target di popolazione, al momento, possano effettuare la prenotazione.

Stoppati i nuovi furbetti del vaccino

Risolto nel giro di qualche ora anche il nuovo assalto dei furbetti che erano riusciti ad ottenere una prenotazione pur non avendone diritto perchè più giovani del target individuato. Ils istema veva accettato queste richieste attraverso call center durante una fase di allneamento dei dati, una sorta di aggiornamento delle tessere sanitarie nella banca dati regionale. Le prenotazioni indebite sono state individuate e saranno cancellate e la porta utilizzata dia furbetti è stata richiusa.

Oltre 4000 dosi, però, non si possono usare

Intanto resterano in un frigorifero all’ospedale di Giarre 4050 dosi del vaccino AstraZeneca arrivate in Sicilia. Questo siero, infatti, secondo le indicazioni dell’agenzia del farmaco può essere usato solo fra i 18 e i 55 anni, non oltre, e attualmente la campagna vaccinale riguarda solo gli ottantenni a cui non può essere somministrato.

Per usarlo bisognerà attendere indicazioni che arriveranno non prima di fine mese anche perchp il piano vaccinale è nazioanle e attualmente non c’è un governo in carica con pieni poteri. L’ipotesi è quella dell’avvio di una campagna vaccinale per soggetti a rischio come Forze dell’Ordine, Protezione Civile e così via ma le categorie devono ancora essere individuate e i vaccini festano in frigo e li staranno almeno fino al 1 marzo.

Forniture vaccinali insufficienti

Parallelamente scoppia la polemica sull’acquisto di eventuali dosi aggiuntive da parte delle Regioni, Attualmente la normativa non lo permette ma sono già tante le richieste inq uesto senso per evlocizzare la copertura. “La quantità di dosi a noi destinata, impone delle riflessioni. Per tale motivo, presenterò un ordine del giorno con il quale – fermo restando le parole del Presidente Musumeci – impegno il Governo regionale a chiedere a Roma lo stato del piano vaccini per la Sicilia. Non possiamo correre il rischio di vaccinare l’intera popolazione per le calende greche. Che il Governo nazionale ci dia delle risposte certe, sulle tempistiche, garantendoci inoltre la possibilità – come tra l’altro fatto per diverse regioni d’Italia – di acquistare in autonomia, in aggiunta alla dotazione nazionale, una fornitura necessaria all’incolumità di tutti i siciliani. Sia fatta chiarezza sulle motivazioni che ad oggi, non permettono alla Sicilia di acquistare i vaccini in piena libertà” sostiene la deputata di Forza Italia all’Ars, Daniela Ternullo.

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