Col nuovo anno accademico s’insedia il nuovo direttore del Conservatorio “Alessandro Scarlatti”. Da stamattina Daniele Ficola è alla guida dell’Istituto di alta formazione musicale palermitano, considerato fra i più antichi e prestigiosi d’Italia.
“Oggi inizia un nuovo triennio alla direzione del Conservatorio di Palermo – dichiara Ficola – non senza pensieri e preoccupazioni per tutto ciò che ci circonda e che ci frena. Ma la musica è anche scienza, filosofia e medicina, capace di curare le malattie e vincere anche la morte. E così sarà. Noi del Conservatorio continueremo a fare la nostra parte con dignità e perseveranza, consapevoli dell’alta missione educativa e artistica che ci guida nonostante tutto”.
Dal 1986, Daniele Ficola è docente di Storia della musica presso il Conservatorio. E’ stato componente del Consiglio accademico dello stesso Istituto dal 2006 al 2011, direttore per due mandati consecutivi dal 2011 al 2017 e di nuovo consigliere accademico. “Sono grato al direttore uscente Gregorio Bertolino – continua -, al quale mi lega un antico sodalizio professionale, per il lavoro da lui svolto in questi ultimi anni e soprattutto nell’ultimo difficilissimo periodo a causa dell’emergenza epidemiologica da covid-19. Cercherò, come ho sempre fatto, di contribuire a rendere sempre più riconoscibile e presente sul territorio l’attività del nostro Conservatorio, a partire da una didattica sempre più aggiornata nei confronti delle nuove istanze professionali”.
Ficola è anche componente di diverse commissioni in seno al Ministero dell’Università e Ricerca, tra le quali la Commissione AFAM sugli ordinamenti didattici e il Comitato di gestione delle Orchestre nazionali dei conservatori. Fa parte del Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Massimo ed è stato presidente dell’Associazione Amici del Teatro Massimo fino all’ottobre scorso. La sua formazione musicologica presso l’Istituto di Storia della musica dell’Università di Palermo lo ha portato ad occuparsi soprattutto di studi sulla musica rinascimentale e barocca con numerose pubblicazioni di respiro nazionale e internazionale. Ha iniziato da giovanissimo lo studio del pianoforte per poi dedicarsi alla prassi esecutiva della musica antica studiando flauto dolce, strumento con il quale ha partecipato a centinaia di concerti con diversi ensemble specializzati.
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