Riparte la spesa comunitaria con tre azioni del PO Fesr 2014/2020 sbloccate e quasi 200 milioni di euro da spendere nel campo dell’innovazione. L’Assessorato regionale alle Attività produttive sembra aver superato le difficoltà che nel passato avevano bloccato tre misure fondamentali dell’obiettivo tematico 1 che riguarda la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione.

In particolare è stato superato lo stallo della contrattualizzazione dei 484 esperti per il supporto alla valutazione dei progetti presentati sull’azione 1.1.5 del PO Fesr 2014/2020 finalizzata al sostegno dell’avanzamento tecnologico delle imprese. Il decreto di approvazione dei 484 incarichi agli esperti Roster consentirà l’invio dei primi progetti per l’esame valutativo. L’avviso 1.1.5 permetterà di investire 125 milioni di euro in progetti realizzati in partenariato tra imprese e organismi di ricerca per lo sviluppo di prototipi e dimostratori con applicazione a livello industriale.

Ammontano invece a 21 milioni i fondi per il rafforzamento della capacità innovativa delle imprese nell’ambito dell’azione 1.1.3 del PO Fesr 2014/2020. Le risorse in questo caso sono destinate alla valorizzazione dell’innovazione e in particolare modo al sostegno dei progetti che promuovono l’avanzamento tecnologico dei prodotti ma anche dei sistemi di produzioni e organizzativi delle imprese, e la diversificazione produttiva anche attraverso la contaminazione delle tecnologie e delle loro applicazioni legate anche al design e alla progettazione.

Il Dipartimento delle Attività produttive ha già pubblicato la graduatoria dei 20 progetti delle imprese ammesse a finanziamento che nei prossimi giorni verranno chiamate per sottoscrivere le convenzioni.

“Avevamo detto che il 2019 sarebbe stato l’anno dell’innovazione – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano -, lo sblocco di queste azioni ci consente non solo di mantenere una promessa ma di puntare concretamente su questo settore strategico”.

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