L’Inps, a fronte di un impegno della Regione a ripianare 82 milioni del debito pregresso, continuerà a pagare, fino a fine anno, il sussidio ai lavoratori Asu ed ex Pip, previa verifica dell’accreditamento della necessaria provvista finanziaria. È il risultato dell’incontro che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha avuto a Roma con il presidente dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, Tito Boeri.
Nella corso della riunione, alla quale erano presenti anche l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, e il ragioniere generale della Regione, Giovanni Bologna, oltre ai funzionari dell’Istituto, si è discusso della necessità di definire il contenzioso tra i due enti, che si trascina dal 1996, e di istituire un tavolo tecnico che in due mesi verifichi le eventuali ulteriori entità delle somme da corrispondere.

“Appare assurdo – ha dichiarato Musumeci al termine dell’incontro – come in oltre vent’anni la Regione non abbia avvertito l’esigenza di sanare una situazione debitoria così consistente. E non è la sola tra quelle che abbiamo trovato in eredità. Dietro ogni debito ci sono omissioni, distrazioni, mala gestione e forse anche altro. La Regione onorerà i debiti accertati, ma nel frattempo lavoreremo per identificare i responsabili, a qualsiasi livello”.

“E’ una buona notizia quella che abbiamo ricevuto, seppur informalmente, dall’Assessorato regionale alla famiglia che la Direzione regionale dell’Inps pagherà anche il mese di giugno agli Asu” commentano Vito Sardo e Mario Mingrino del Csa – Dipartimento Asu.

“Tuttavia – aggiungono – attendiamo di ricevere indicazioni precise dalla Regione su quale sia il sostituto d’imposta da indicare per la presentazione della dichiarazione dei redditi e quindi a chi chiedere il pagamento degli assegni familiari”.

“Ci auguriamo – concludono Sardo e Mingrino – che la questione del servizio di pagamento delle indennità possa essere risolta rapidamente e tornare alla normalità. Non vorremmo ritrovarci a luglio ad affrontare lo stesso problema”.

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