Era stato dimesso dall’ospedale pediatrico del Cervello dopo un periodo di cure e assistenza. Un ragazzo palermitano si stava rivestendo per andare a casa quando in bagno si è appoggiato al lavandino.

Il sanitario è venuto giù strappando anche le mattonelle che si trovavano nella parete. Con una parte della ceramica il ragazzo si è tagliato un’arteria del braccio.

In gravissime condizioni è stato medicato. Un intervento delicato per cercare di bloccare la copiosa fuori uscita di sangue.

I primi a soccorrerlo i familiari che hanno chiamato immediatamente medici e infermieri. Sono state scene di panico. Anche perché non si è compreso come sia potuto succedere questo incidente.

Pare che il giovane si sia appoggiato con tutto il corpo sul lavandino che è crollato di botto staccando anche le piastrelle.

“La Direzione dell’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello esprime profondo rammarico per l’incidente occorso ieri pomeriggio ad un giovane paziente di 15 anni, che, al momento della dimissione, usufruiva di una delle toilette del Pronto soccorso pediatrico del Presidio Ospedaliero Cervello. Mentre si rivestiva, aiutato dalla madre in quanto con l’arto destro immobilizzato da una doccia ortopedica, il ragazzo si appoggiava al lavandino – si legge in una nota dell’azienda – Per cause ancora in fase di accertamento, il lavandino si è staccato dalla parete, insieme a parte della muratura e delle mattonelle di ceramica.

L’incidente ha provocato ferite con lesioni ai tendini e al nervo ulnare della mano destra del ragazzo, che è stato operato di urgenza presso il reparto di Chirurgia plastica di Villa Sofia, dove è attualmente ricoverato. La Direzione ha immediatamente avviato un’indagine conoscitiva per chiarire i dettagli e la dinamica dell’accaduto. Gli impianti sono stati realizzati di recente e sono oggetto di pulizia e controllo quotidiano. Alla verifica della stessa mattina non era stata riscontrata alcuna anomalia”.