Palermo

Sicilia e Malta: isole gemelle del Mediterraneo

Malta fa parte geograficamente dell’arcipelago siciliano, un’area che comprende non solo la Sicilia e l’arcipelago maltese, ma anche un numero di arcipelaghi e isole minori (gli arcipelaghi Egadi, Eolie e Pelagici più Ustica e Pantelleria)

Ed è proprio dalla Sicilia che i primi abitanti arrivarono in barca intorno al 5200 a.C., nel periodo neolitico. Da allora quel tratto di mare, lungo 90 km, è stato attraversato periodicamente e l’isola di Malta è stata raggiunta e occupata da diverse popolazioni, tutte provenienti dalla costa siciliana; dai fenici agli arabi, dai normanni agli spagnoli. Le isole maltesi, seppur con eccezioni, hanno seguito le arti e le dinamiche che hanno caratterizzato la storia del Regno di Sicilia (1130-1816).

Nonostante fosse stata ceduta all’Ordine di San Giovanni nel 1530, il flusso di popolazione e gli scambi culturali tra Malta e il resto delle comunità siciliane continuarono senza sosta. Prima dell’arrivo del trasporto aereo i collegamenti con l’Europa dovevano avvenire attraverso la Sicilia.

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Durante gli anni è stata utilizzata come base strategica nel mediterraneo e sembra che anche la rivolta dei Vespri siciliani del 1282 fosse stata pianificata a Malta. Il forte legame tra le due isole si allentò con il trattato di Parigi del 1814, quando le isole maltesi passarono all’Inghilterra. Nonostante gli influssi britannici, Malta conservò comunque lo spirito mediterraneo.

Non bisogna dimenticare che la lingua maltese è l’ultimo dialetto esistente della variante siciliana della lingua araba, che è stata per secoli una delle lingue principali dell’arcipelago siciliano e non deve stupire che l’80% dei maltesi capisca l’italiano.

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Anche buona parte delle tradizioni locali, e della gastronomia sono simili a quelle nostrane. Si possono trovare ad esempio le zeppole di San Giuseppe (Zepploli ta’ San Guzepp) e la versione locale della cassata (qassatat). Per quanto riguarda l’arte e l’architettura, nelle innumerevoli chiese barocche si possono osservare i dipinti di Mattia Preti e del Caravaggio.

La storia di Caravaggio a Malta non è meno misteriosa del resto della sua biografia. Si dice che sia stato ricevuto dai Cavalieri di San Giovanni dopo essere fuggito da Roma, dove era stato accusato di omicidio. Pertanto, l’artista si rifugiò a Malta per circa un anno, durante il quale dipinse La Decapitazione di San Giovanni, il più grande dipinto del maestro e l’unico che firmò. La firma, infatti, è stata fatta in perfetto stile Caravaggio, mimetizzandola con il colore rossastro usato per dipingere il sangue che scorre dal collo di San Giovanni.

Alcuni viaggiatori e pensatori europei del fine Settecento avevano compreso i legami tra la Sicilia e Malta e inserirono entrambe le isole nell’itinerario del loro Grand Tour.

Un altro esempio del legame storico tra le due isole è Pachino, città conosciuta per la coltivazione IGP del pomodoro ciliegino, detto, appunto, Pachino. La città fu fondata nel 1760 da un gruppo misto di siciliani e maltesi, quest’ultimo in larga maggioranza. Al giorno d’oggi circa il 30% dei cognomi degli abitanti ha origini maltesi.

Nel 2018 è stato sancito un gemellaggio artistico e culturale tra la città di Palermo e Malta, fortemente voluto dal consigliere comunale e dall’ambasciatrice della Repubblica di Malta in Italia con l’obiettivo di mettere le basi per una felice collaborazione e promuovere il proprio patrimonio artistico.

Ma non c’è stato solo il gemellaggio con la città di Palermo. Il 2018 ha consacrato, di fatto, La Valletta tra le destinazioni più ambite dell’anno.

C’è da dire che Malta era già una destinazione rispettata nel panorama turistico, tra l’altro per aver ospitato negli ultimi anni eventi di livello internazionale come l’EPT, il Malta Jazz Festival o il recente Mediterranean Stars Festival. A dare una spinta straordinaria è stata la designazione di Valletta a Capitale Europea della Cultura 2018.

Attualmente la Repubblica di Malta, stato indipendente dal 1974, produce il 20% del proprio fabbisogno. La sua economia dipende dal commercio estero, dal settore manifatturiero ( elettronico e tessile) e in gran parte dal turismo.

Grazie ai fondi stanziati dall’Unione Europea ci sono stati ingenti investimenti italiani a Malta.
Tutto ciò sta ristabilendo legami culturali e soprattutto economici. Un’opportunità da non perdere per garantire e rafforzare la relazione storica che unisce queste due splendide isole del Mediterraneo.

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