Sarà stato di calamità naturale con richiesta di stato d’emergenza al governo nazionale per gli incendi in Sicilia. “Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isola” annuncia il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l’ennesima giornata di roghi che si sono verificati in quasi tutte le province siciliane.

“Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili – prosegue il governatore – e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni. Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale – conclude il presidente della Regione – di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenza”.

La situazione

Sono 86 gli incendi in Sicilia, come comunica la sala operativa della forestale. Sono 5 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 12 a Catania, 7 Enna, 17 a Messina, ben 26 a Palermo, 1 a Ragusa, 8 a Siracusa e 6 a Trapani.

I numeri nel dettaglio delle squadre in attività

Nelle ultime 24 ore dai vigili del fuoco sono stati effettuati oltre 400 interventi di soccorso, circa 150 sono in corso e poco meno di 300 sono in coda. Complessivamente, sul campo, stanno lavorando 118 squadre di Vigili del Fuoco.

Le situazioni più critiche

Al momento, rispetto all’emergenza incendi, le situazioni più critiche si registrano nelle provincie di Palermo, Trapani, Catania e Messina. In quest’ultima provincia 5 abitazioni circondate dalle fiamme sono state evacuate in una frazione di Santo Stefano di Camastra. L’ordine è stato dato dal sindaco Francesco Re che ha sollecitato l’intervento di squadre antincendio. Le fiamme si sono sviluppate tra la frazione Canneto di Caronia e la contrada Tudisca di Santo Stefano di Camastra. Siccome l’incendio non è stato domato completamente, cinque famiglie hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.

Anche vigili del fuoco feriti

Due vigili del fuoco sono rimasti feriti nello spegnimento degli incendi avvenuti nella notte tra Palermo e Monreale. Le loro condizioni non sono gravi ma sono stati portati in ospedale. In queste ore sono stati prolungati i turni e le squadre che non possono rifiatare perché tutti gli uomini sono impegnati sui diversi fronti di fuoco.

Le condizioni dell’operaio forestale

E’ ricoverato nel reparto grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo l’operaio della forestale rimasto ustionato ieri durante lo spegnimento dell’incendio a Palermo. Ha ustioni sul corpo di secondo e terzo grado.

E a san Martino delle scale una donna malata è morta attendendo cure che non sono arrivate. I soccorsi erano partiti ma non hanno potuto raggiungere la malcapitata a causa dell’incendio in corso nel territorio di Monreale.

Chiesti rinforzi

In arrivo vigili del fuoco da altre regioni d’Italia in Sicilia per fronteggiare l’emergenza incendi. Ad annunciarlo il presidente della Regione che ha avuto precise rassicurazioni dal capo dipartimento nazionale dei vigili del fuoco, il prefetto Laura Lega. Una richiesta che nasce dopo i gravissimi danni di questa notte con tante richieste di aiuto rimaste inevase per la mancanza di personale a far fronte a tutte Lega le chiamate.

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