L’Ars vuole trasformare la Sicilia in un’isola “plastic free”. Il Parlamento siciliano si appresta ad avviare l’iter legislativo per liberare il territorio dalla plastica. Lo rende noto Giusi Savarino, presidente della Quarta Commissione legislativa dell’Ars.

I dati sul tasso di plastica in mare sono inquietanti. Secondo un dossier presentato lo scorso anno al Forum economico mondiale a Davos, almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare ogni giorno, nel 2050 gli oceani conterranno più plastica che pesci. “Non possiamo più restare inerti ad osservare l’avanzata della plastica – dice la deputata -, dobbiamo affrontare il problema a livello normativo ed incentivare l’utilizzo delle sole plastiche monouso biodegradabili o compostabili, vietando l’utilizzo delle plastiche monouso oggi diffusissimo. Bisognerà spingere sul riciclo della plastica oggi al 18%, e diversificare la produzione industriale verso il biodegradabile”.

Incentivare e premiere i comuni che scelgono di diventare “plastic free” è la ricetta che suggerisce Savarino. “Com’è già avvenuto con il sistema della raccolta differenziata, a consentirci un notevole balzo in avanti nelle percentuali di raccolta – continua -, è stato il premio in denaro che ha incentivato i comuni ad una sana competizione. La strada maestra, pertanto, deve essere, anche in questo caso, premiare il merito non solo sanzionare”.

Un impegno particolare verrà speso per le spiagge siciliane. Le spiagge più pulite, infatti, saranno oggetto di una campagna pubblicitaria promossa dall’Assessorato al Turismo e pubblicizzate come “spiagge plastic free” attraverso i maggiori tour operator.

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