Nel corso della seconda guerra mondiale, la Sicilia è stata teatro di numerose battaglie.

Ancora oggi, nei nostri mari sono presenti dei relitti appartenenti a quel conflitto e grazie a delle meravigliose raccolte fotografiche possiamo ammirare queste carcasse in ferro che giacciono nei fondali più profondi.

Martedì 28, alle 18.30, nella splendida cornice di Palazzo Petyx (sede della Banca Popolare Sant’Angelo) a Palermo, verrà presentato il libro “Relitti di Sicilia, archivi di memoria”, un volume che mette l’archeologia subacquea in primo piano.

Il libro, a cura di Rebreather Sicilia, Progetto Mare Edizioni, è il frutto di un vero e proprio lavoro di squadra tra enti, associazioni e professionisti del mare.

Il team di Recreather Sicilia, costituito nel 2013, ha al suo attivo 100 immersioni e le sue attività sono supportate dall’Aeronautica Militare, dalla Marina Militare, dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza e, non ultimo, dai pescatori.

“Esiste un forte legame storico, scrive il Contrammiraglio Nicola De Felice, comandante marittimo Sicilia, nella introduzione, tra la Marina Militare ed il popolo siciliano, grazie alla presenza sul territorio di diverse realtà presidiali ed operative”.

Per realizzare il progetto di Archeologia subacquea della guerra il team ha realizzato una ricognizione sistematica dei fondali intorno alla Sicilia alla ricerca di relitti pertinenti al secondo conflitto mondiale. “Un lavoro” – scrive Sebastiano Tusa, Soprintendente del mare Regione Sicilia, nella sua introduzione – che ci offre la concretezza di eventi tragici”.

Ad oggi l’uomo ha esplorato solo il 3% dei fondali marini. Le telecamere e le macchine hanno documentato meno dell’1% dei tesori che giacciono nei fondali.

“La valorizzazione e la tutela del nostro patrimonio culturale, scrive il presidente della Banca Popolare S.Angelo, Salvatore Vitale, costituiscono motivo di attenzione e di cura che la nostra banca, per sua natura, così attenta e dedicata al proprio territorio regionale, non può esimersi di esprimere, così come ha fatto, contribuendo alla realizzazione di questo bel volume”.

Articoli correlati