“Perché la Sicilia è zona arancione? Quali dati ha trasmesso la Regione Siciliana a Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio dei Ministri? Da aprile si conoscono i parametri dei livelli di pericolo, allora quali sono quelli che portano la Sicilia ad essere considerata una zona ad alto rischio? Abbiamo pochi posti letto? Ci sono troppi contagi o troppe persone con sintomi?”

E’ la sequenza di domande che sui social si pone il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sposando anche la tesi grillina in base alla quale i parametri non sono stati modificati con l’ultimo dpcm ma sono i medesimi di aprile scorso.

“I cittadini hanno diritto di sapere. E le imprese e i lavoratori che saranno danneggiati – conclude orlando – devono essere VELOCEMENTE risarciti e aiutati a non affondare nella crisi economica”.

Un attacco alla regione nel solco dei siluri partiti subito all’indirizzo del governo regionale dalle opposizioni giallorosse in Sicilia parfallelamente agli attacchi di Musumeci al governo centrale.

La risposta in realtà era già arrivata, in via indiretta, dall’assessore Ruggero Razza, sempre sui social “Nella mattinata di oggi mi confronterò con il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità in ordine alle ragioni che hanno determinato la “zona arancione” in Sicilia”.

Ma Razza pubblica i report siciliani già elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità che smentiscono, a suo dire, tutti i parametri presi in esame a giustificazione della zona arancione. “Leggo sulla stampa farneticazioni (qualche volta strumentali, qualche altra dettate dalla voglia di fare polemica a tutti i costi) in ordine all’occupazione dei posti letto in Sicilia e mi pare, quindi, indispensabile pubblicare il report settimanale utilizzato da Roma. Come vedete i nostri indici di occupazione erano ben al di sotto della soglia di allerta”.

Poi il riferimento mai nuovi posti letto “E, riferendosi i dati alla scorsa settimana, essi non tengono neppure in considerazione il piano approvato dal Comitato tecnico scientifico che li aumenta ancora di più. Sono fatti, non analisi”.

E sui social impazza il sarcasmo complottista nei gruppi di supporto al Presidente della Regione ed al governo. Sarcasmo che da per scontata la scelta di natura politica, il complotto della coalizione di opposizione in Sicilia e di governo a Roma contro la Sicilia. Una idea riassunta in una vignetta satirica molto dura (foto in evidenza).

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