Raffaele Tela e Luca Brancato sono i due migliori classificati della rappresentativa siciliana dopo la prima giornata e le prime due tappe della 47ma edizione del Giro della Lunigiana, classica del ciclismo giovanile riservata alla categoria Juniores. Prove di sostanza nelle due frazioni iniziali per i ragazzi della formazione giallorossa siciliana che ha chiuso la giornata inaugurale al 13mo posto nella graduatoria a squadre.

È partita oggi, infatti, con la semitappa La Spezia – Fivizzano la corsa a teppe più importante al mondo per la categoria. Basti pensare che gente come Remco Evenepoel a Lenny Martinez ad Andrea Piccolo (attualmente leader alla Vuelta in Spagna), si sono imposti di recente nella competizione che vede ogni anno dal 1975 (salvo nel 2014 e nel 2020 quando non la corsa non si disputò) le promesse del pedale cimentarsi tra le strade della Lunigiana che congiungono la Liguria e la Toscana.

Insomma, un vero e proprio trampolino verso il professionismo: tra i vincitori delle edizioni passate Gilberto Simoni (1989), Damiano Cunego (1998), ma anche Vincenzo Nibali (2002). Chi si impone al Giro della Lunigiana quasi certamente conquista un posto tra i grandi.

La rappresentativa siciliana

In questa edizione la rappresentativa siciliana è stata selezionata dal tecnico Nello Cangemi. Si tratta di Elia Basile, Luca Brancato, Mario Badalamenti, Nunzio Tindari Fallo, Christian Di Prima e Raffaele Tela. Ognuno di loro con caratteristiche diverse ma con l’obbiettivo condiviso di mettersi a disposizione della squadra e del singolo per meglio figurare tra i 160 ciclisti provenienti da tutto il mondo. Ieri 30 agosto a Lerici c’è stata la presentazione di tutte le squadre partecipanti alla presenza di testimonial d’eccezione come Gianni Bugno e Maurizio Fondriest, due campioni del mondo(il primo due volte nel 1991 e nel 1992, il secondo nel 1988) a testimonianza dell’importanza dell’evento.

“Come ogni anno il parterre del Lunigiana ospita atleti di primo livello – dichiara Nello Gangemi – tutte le Nazionali europee e tutte le regioni d’Italia sono qui rappresentate dai migliori ciclisti della categoria juniores, quindi siamo qui con i nostri ragazzi consapevoli di confrontarci con i più forti. I nostri ragazzi sono veramente carichi perché sanno che dovranno approfittare di qualsiasi occasione gli si presenti. Quest’anno alcuni risultati importanti sono arrivati a qualche ragazzo qui presente, come Brancato, Tela e Di Prima, e gli altri, rispetto agli anni precedenti, hanno preso parte e maturato maggiore esperienza in gare importanti a livello nazionale”.

Il Lunigiana è veramente un giro a tappe molto selettivo e chi vince non passa tra i professionisti per caso. “Speriamo in qualche piazzamento in una di queste tappe molto impegnative – continua Gangemi – con quasi tutti arrivi in salita, a cominciare da quella di oggi pomeriggio. Il Lunigiana è una vetrina importante, forse la più importante per gli Jrs di II anno e può rappresentare per loro il trampolino di lancio verso il professionismo, per i ragazzi di primo anno è un’esperienza formativa che lascia sicuramente il segno”.

Le tappe odierne

Il 47° Giro della Lunigiana ha preso il via da La Spezia con una semitappa da subito molto impegnativa. Pronti via, al km 2.5 primo GPM di questa edizione, la Madonna di Buonviaggio, 1.6 km al 5.6%. Usciti dal centro cittadino di La Spezia, i corridori si sono diretti verso Fivizzano, sede di arrivo nel 2021 e nel 2022, affrontando lo strappo di Moncigoli prima della salita finale, ripetuto due volte, verso il centro della cittadina in provincia di Massa-Carrara. Negli ultimi due anni si sono imposti due corridori francesi, Lenny Martinez e Paul Magnier.

Nel pomeriggio si è corsa la Massa-Bolano di 46.7 chilometri. Una frazione complicata, con partenza da Massa e arrivo in quota a Bolano. Tappa prevalentemente pianeggiante fino al km 43 quando poi è iniziata l’ascesa conclusiva di 3.8 km che ha portato al traguardo. Il finale è stato particolarmente impegnativo in quanto si è toccata la massima pendenza del 12.3%.

I migliori siciliani, come già accennato, sono stati Luca Brancato e Raffaele Tela con un distacco rispettivamente di 51” ed 1 minuto dal vincitore, ovvero dal belga Jarno Widar.

Molto più indietro gli altri corridori isolani: Christian Di Prima ha chiuso in 93ma posizione a 2’40”, Elia Basile a 3’11” e Mario Badalamenti a 4’19”.

Classifica generale, i siciliani resistono

In testa il belga Jarno Widar in 2h13’46”, poi il norvegese Jorgen Nordhagen a 3″ e terzo Leo Bisiaux (Francia) a 10″ dal leader.

I siciliani: Raffaele Tela è 24mo ad 1’14”, Luca Brancato è 34mo ad 1’31”. Christian Di Prima è a 5’09 in 95ma piazza. Elia Basile ad 8’11”, Mario Badalamenti ad 11’19”. Nunzio Fallo invece ha chiuso fuori tempo massimo e domani non sarà presente.

Tra gli italiani, Brancato è 11mo, a ridosso della top ten, 14mo Tela.

La Sicilia è 12ma nella classifica a squadre nella quale spicca il Belgio su Francia e Lombardia.

Pronti per la 2a tappa, la Portofino-Chiavari

Venerdì 1 settembre si torna in strada a gareggiare per la seconda tappa del Giro della Lunigiana 2023. Si tratta della Portofino-Chiavari di 98 chilometri.

La Perla del Tigullio accoglie nuovamente le stelle del ciclismo giovanile internazionale per una frazione movimentata nella prima parte e favorevole a corridori più veloci nella seconda. Le insidie altimetriche sono concentrate infatti tutte nei primi 46 km con le ascese di Ruta di Camogli – Porta del Parco, Colle Caprile e il Gran Premio della Montagna di 1ma categoria di Passo del Portello, 15 km al 5.9%. Superato il Gpm sarà tutta discesa e pianura fino a Chiavari, che ospiterà “La Corsa dei Futuri Campioni” per la prima volta.

2 settembre, terza tappa Terre di Luni Stage

La terza tappa del 47° Giro della Lunigiana si apre e si chiude a Terre di Luni. Il percorso è ricco di saliscendi con il clou rappresentato dall’ascesa di Fosdinovo, 7.9 km al 4.9%. Dalla vetta mancheranno 19 km di cui gli ultimi 5 interamente piatti per un totale di 103.2 chilometri.

3 settembre, si chiude con la Sarzana-Casano di Luni

La tappa più lunga di questa edizione presenta l’ormai classico finale di Casano di Luni dove negli ultimi anni si sono imposti Remco Evenepoel, Manuel Oioli e Thibaud Gruel. Nella prima parte della frazione i corridori troveranno l’ascesa di Montemarcello, antipasto di un finale molto selettivo con le salite di Ortonovo e il terribile strappo di Montecchio, 1.7 km all’8.3%, posto a 8 km dal traguardo dove verrà assegnata la Maglia Verde di questa edizione. L’ultima frazione è lunga 104.1 chilometri.