Sicindustria aveva citato in giudizio il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ritenendo che numerose dichiarazione a mezzo stampa avessero diffamato l’organizzazione degli industriali.

L’associazione riteneva altamente lesive le affermazioni tanto da chiedere il pagamento di un milione di euro quali risarcimento del danno. Il sindaco Orlando, difeso dagli avvocati Massimiliano Mangano e Giuseppe Geremia, ha ribadito il suo diritto di critica.

“In tutti gli articoli di stampa, tuttavia, mai le dichiarazioni rese da Orlando trascendono in attacchi del tutto gratuiti, – si legge nella sentenza – ingiuriosi ed infondati giacché, molte delle denunce lanciate attraverso la stampa hanno trovato riscontro in fatti di reato accertati dall’autorità giudiziaria e denunciati anche da taluni esponenti della stessa Confindustria.

Sicché, la notorietà dei personaggi, il loro ruolo istituzionale, l’enorme interesse pubblico che rivestono i fatti oggetto di denuncia consentono di ritenere pienamente operante l’esimente del diritto di critica politica in tutti i casi in cui talune espressioni utilizzate abbiano travalicato la “continenza formale” ed abbiano assunto valenza lesiva della reputazione dell’associazione.

D’altra parte, in più articoli Orlando fa riferimento a quella parte della Confindustria che nel corso degli anni aveva esercitato il potere gestionale e decisorio dentro l’associazione richiamando l’altra parte del mondo imprenditoriale non asservito a tali logiche di potere criminogeno”.

Il giudice della prima sezione civile del Tribunale di Palermo Sebastiana Ciardo ha rigettato le richieste presentate da Sicindustria e condannato l’associazione degli industriale a rimborsare quasi 19 mila euro oltre le spese generali Iva e Cpa in favore del sindaco.

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