Torna a far paura la sifilide soprattutto tra i giovani che sembra non prendano le giuste precauzioni e non attuino i stili di vita a cominciare dal sesso non protetto. La conferma giunge dai dai raccolti dalle Asp siciliane che suonano il campanello d’allarme al punto che partiranno da lunedì prossime campagne di sensibilizzazione e screening della popolazione.

Il report è stato stilato dal dipartimento Diagnostica di laboratorio, diretto da Teresa Barone e dall’Unità mobile di strada della Asp di Palermo, diretta da Daniela Faraoni. Un camper ha fatto visita in piazze e strade della movida palermitana e, su un campione di 2000 persone esaminate, è emerso che il 78% fa uso marijuana e alcool, il 70% non usa il profilattico e il 45% ha rapporti promiscui.

Il dato allarmante è che il 30% delle persone con comportamenti a rischio è risultato positivo allo screening di primo livello per la sifilide ed è stato inviato a strutture di secondo livello per le cure adeguate e che la metà dei soggetti che hanno dichiarato di non fare uno del preservativo non ha mai eseguito un esame per le infezioni sessualmente trasmissibili.

Nell’Isola in 10 anni sono stati riscontrati 443 casi di sifilide e dal 2009 ad oggi si evidenzia una crescita dei casi soprattutto nella popolazione maschile. Non solo sifilide ma anche il virus dell’Hiv torna a fare paura che in Sicilia fa registrare ogni anno più di 250 nuove infezioni.

L’assessorato alla Salute ha già avviato azioni di sensibilizzazione e campagne di screening gratuiti. Dal 25 novembre, per 7 giorni, le Asp della Sicilia allestiranno 40 punti dove saranno svolte attività di informazione, di consulenza medica e psicologica e screening gratuiti. Sul territorio ci saranno laboratori mobili per che consentiranno di eseguire test su Hiv, Hcv, sifilide, gonorrea, clamidia senza la necessità di richiesta del medico curante e si potrà contare su una più intensa attività degli ambulatori di ginecologia e di cura delle malattie infettive.

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