Da una parte il tentativo di spegnere le polemiche parlando di una gestione “in continuità con quella di Pasqualino Monti” e incontrando, per primo, il segretario generale dell’Autorità Portuale, quel Luca Lupi che Schifani vorrebbe al posto della Tardino e che da tutti è considerato una sorta di braccio destro proprio di Monti. l’uomo della continuità.

Dall’altra parte due messaggi chiari: “L’Autorità Portuale della Sicilia occidentale sarà la “longa manus in Sicilia del governo Meloni” e poi “Non ho paura dei ricorsi, ho fatto l’avvocato per 21 anni, ci sono abituata”.

Ma le parole di Annalisa Tardino che vorrebbe placare lo scontro sulla sua nomina sembrano cadute nel vuoto. Sia quelle concilianti e rassicuranti circa la gestione del Porto, sia quelle di tendono a mostrare sicurezza e “rappresentatività”

Il silenzio di Schifani

A distanza di quasi 24 ore, infatti, non arriva nessun commento alle parole del commissario straordinario dell’autorità portuale occidentale, da parte del governatore della Sicilia, Renato Schifani che mantiene il silenzio sulla vicenda. E non solo un silenzio ufficiale ed istituzionale. Non c’è una parole che filtra dalle stanze di palazzo d’Orleans neanche “a microfoni spenti” o da donne e uomini vicini al governatore.

Si lavora al ricorso

Al contrario l’unica cosa che viene ripetuta in maniera ossessiva è che la Presidenza della Regione sta lavorando al ricorso al Tar contro il decreto di nomina di Tardino per presunti profili di illegittimità. Un ricorso per predisporre il quale non c’è soltanto un mandato conferito dal governatore. Schifani è rientrato a Palermo subito dopo la nomina ed interviene personalmente nella formazione di quel ricorso manifestando chiara convinzione rispetto ai quei profili di illegittimità

Silenzio anche sul fronte politico

Il silenzio è fragoroso anche sul fronte politico. Contrariamente al passato non c’è stato nessun contatto con il ministero dei Trasporti. Nessuna interlocuzione tecnica e mancano da giorni anche le interlocuzioni politiche. Insomma Nessun contatto,  diretto o mediato, tra il Presidente della Regione e il Ministro Matteo Salvini. Un gelo istituzionale mai visto durante gli ormai quasi tre anni di governo Schifani