Lo skatepark del Tribunale, a Palermo, chiude i battenti. Gli operatori del Coime hanno posto delle barriere di delimitazione attorno all’area, rendendola inaccessibile al pubblico.

Alla base della decisione, vi sarebbero dei problemi di sicurezza riguardanti l’impianto ludico e i suoi elementi architettonici. Sarà quindi necessaria un’opera di ristrutturazione, anche se questo potrebbe non essere l’unico cambiamento che riguarderà la struttura e i suoi frequentatori.

I problemi di sicurezza e le lamentele dei residenti

Da una prima occhiata dall’esterno, i problemi dell’impianto appaiono subito evidenti. Alcuni elementi in legno della struttura presentano dei buchi pericolosi, che possono essere frutto di cadute o di incidenti. In alcuni elementi architettonici, le lastre di legno sono venute via. Ciò in seguito all’usura causata dall’alto numero di frequentatori.

Problemi che, riferisce l’assessore allo Sport Paolo Petralia Camassa, sono stati segnalati anche dagli stessi skaters. “I fruitori dello skatepark hanno segnalato alcune criticità. Si sono sfondati alcuni elementi, rendendoli inutilizzabili”. Una situazione che ha reso necessaria la chiusura dell’area. “I tecnici del Coime hanno fatto un sopralluogo ed hanno riscontrato problemi di sicurezza”.

Il futuro dello skatepark

Una situazione che rende necessari dei lavori di ristrutturazione e di ripristino della struttura. Una volta ultimati i lavori però, la struttura potrebbe essere trasferita in altra sede. Fra le idee al vaglio dell’assessorato vi sarebbe quella di sistemare lo skatepark al Foro Italico. Una zona che ha maggiore richiamo per i giovani, prestandosi anche da un punto di vista scenografico. Ma, oltre all’opportunità dettata da motivi prettamente paesaggistici, vi sarebbero state anche delle lamentale da parte dei residenti della zona, disturbati dal rumore provocato dagli skaters.

“Ci siamo posti alcune domande sul futuro dell’impianto – sottolinea Petralia -. Anche perchè, vi sono state anche delle lamentele da parte dei residenti. Così, abbiamo pensato di spostarlo al Foro Italico, anche perchè così rendi la struttura importante per il turismo sportivo e per la fruibilità. Lì vi è un giro di giovani differente rispetto alla sua attuale posizione”. Unico elemento da chiarire sull’operazione è quello della tempistica. Al momento, non vi sono date certe sull’inizio dei lavori e sul futuro spostamento dell’impianto”.

Ma, vi sarebbe anche una possibile alternativa a costo zero per l’amministrazione. Attraverso un confronto proprio fra l’assessore Petralia e i fruitori dello skatepark, vi sarebbe la concreta possibilità di trasferire l’impianto in un’area individuata alla Fiera del Mediterraneo. Proprio in queste ore, gli operatori della Reset dovrebbero effettuare un sopralluogo per verificare la fattibilità dell’operazione.

Il ruolo del Coime e dell’assessorato allo Sport

Un ruolo, quello del Coime, non condiviso dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle Viviana Lo Monaco. L’esponente della V Commissione vorrebbe una maggiore centralità dell’ufficio Sport, in particolare attraverso il potenziamento dei compiti e degli strumenti a disposizioni. “Non condivido il fatto che alcune materie, sia nell’ambito della cultura che dello sport, vedano un indipendenza il Coime, che si autodetermina senza ricevere precise direttive dall’assessorato. Questo è il caso avvenuto sullo skatepark del Tribunale, ma anche ad esempio al Teatro di Verdura”.

La consigliera comunale pentastellata auspica un ruolo centrale dell’assessorato allo Sport, nella vita degli impianti in città. “Serve una regia e una cornice unica per queste strutture, anche per dare maggiori informazioni ai cittadini, garentendo una fruizione al pubblico. Ma il Comune ci deve essere, attraverso l’assessorato allo Sport in un ruolo di coordinamento di cui si deve dare evidenza all’esterno. Deve avere un ruolo centrale nella promozione e nella fruizione dell’attività sportiva e nella valorizzazione degli impianti”.

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