“La legge c’è, ma l’amministrazione regionale non la applica. Quelli delle società partecipate liquidate (Ciem, Lavoro Sicilia, Cerisdi, Spi, Quarit,Terme Di Sciacca, Sicilia e Ricerca e Sviluppo Italia) sono gli unici lavoratori a tempo indeterminato della Regione Siciliana ad essere stati licenziati e non ricollocati come previsto dalla Legge di Stabilità 2014, anche in spregio alle leggi in seguito promulgate dal Parlamento siciliano.
Da anni si assiste ad un quotidiano rimpallo di responsabilità che non è più tollerabile, perchè a pagarne le conseguenze è l’anello più debole della catena ovvero i lavoratori che rivendicano il rispetto delle leggi per tornare in servizio e affrontare serenamente la quotidianità”.
LO spiega in una nota la Fisascat Cisl Sicilia che prosegue: “La burocrazia, di contro, incurante delle conseguenze umane e sociali che scaturiscono dalla non applicazione delle normative, da un lato lamenta la carenza di figure professionali all’interno della Regione siciliana, dall’altro continua ad andare avanti come se non vi fosse l’urgenza di risolvere la questione.
È arrivato il momento di raccontare la verità, nient’altro che la verità (accompagnata dalla opportuna documentazione) sulla paradossale vicenda che coinvolge circa 150 lavoratori. E’ arrivato il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità”.
Se ne parlerà nel corso di una conferenza stampa convocata per venerdì 20 aprile a partire dalle ore 10.30, nei locali della Fisascat Cisl Regionale sita in Palermo in via XX Settembre n.67.
Saranno presenti Mimma Calabrò, Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia e i lavoratori in rappresentanza delle partecipate dismesse.
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