Ho chiesto l’audizione urgente in IV commissione legislativa dell’Ars del presidente e dei vertici dell’Amat, del sindaco di Palermo e dell’assessore comunale alla viabilità per affrontare il grave tema che riguarda la soppressione di oltre trenta linee di bus a Palermo” annuncia il vicepresidente della commissione Territorio, Trasporti e infrastrutture, Pietro Alongi.

L’eliminazione degli autobus 364, 365 e 906, per esempio, taglia il servizio urbano al quartiere Aquino-Borgo Molara – riprende il deputato regionale Ncd – Cessare la linea 440 e la 923 è un provvedimento che isola Boccadifalco. Tant’è che proprio questa mattina 140 ragazzi di questo quartiere non hanno potuto partecipare alle attività scolastiche, impossibilitati a raggiungere le proprie scuole di frequenza, così come molti ragazzi abitanti a Pagliarelli, ad Aquino, ecc. Per non parlare, tra le altre, delle scomparse linee 961 e 662 che mettono in seria difficoltà i 40.000 abitanti dello Zen, ove hanno lasciato soltanto la 619 servendola con gli autobus piccoli e non più con i mezzi da 12 metri. Così come il grave taglio della 675 che serviva l’ospedale Cervello. Leso anche il quartiere di Vergine Maria ”.

“Riteniamo che l’attivazione del tram – continua – sicuramente importante per questa nostra città, possa diventare un problema per i cittadini senza una adeguata programmazione delle linee urbane, degli snodi e dei servizi di coincidenza con il tram stesso. In particolare, le periferie, fatte salve gli estremi serviti dal nuovo mezzo elettrico, sono fin da subito quelle maggiormente danneggiate. Ed è un problema composito che salta già agli occhi di tutti e, per questo, sono già decine le manifestazioni di protesta, le petizioni avviate e i ricorsi presentati dai privati e dai commercianti delle zone colpite”.

“Ritengo, quindi, improrogabile nella sua urgenza che i responsabili tecnici e politici del piano traffico pubblico della città di Palermo – conclude Alongi – si presentino a relazionare nella commissione regionale competente, che tranquillizzino la popolazione presentando e non soltanto annunciando un piano di riordino che sia realmente organico e non penalizzi alcun sito dell’area metropolitana palermitana, anche con i dovuti passi indietro nei tagli e con il reintegro logico di alcune fra le linee abolite”.

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