“Adesso è veramente tutto nelle mani dei deputati siciliani e il nostro timore è che possano essere tirati per la giacchetta da chi si dimena ogni volta che abbiamo una soluzione a portata di mano e si precipita per demolire tutto nell’esclusivo interesse personale”.

Lo dice Adriana Vitale sportellista della Formazione professionale che dopo 12 giorni di sciopero della fame davanti al dipartimento regionale del lavoro e dopo altri due giorni di ulteriore sciopero della fame davanti l’Ars, ha deciso di sospendere la protesta dopo un incontro col presidente della Regione e la rassicurazione che l’emendamento alla finanziaria che potrà farli tornare al lavoro è in discussione all’Ars.

“Questa è una norma di buon senso – dice  ancora la vitale dietro la quale manifestano tutti gli autonomi degli sportelli multifunzionali – che non grava sulle risorse regionali ma su fondi statali e comunitari. Una norma che coniuga l’interesse della pubblica amministrazione nell’efficienza, nel rispetto delle leggi e nell’adeguamento tempestivo della riforma nazionale in tema di servizi per il lavoro con una giustizia sociale nei confronti di lavoratori che sono stati offesi e umiliati nella loro dignità, ai quali, con cinismo, è stata tolta la possibilità di vivere una vita decorosa”.

“Questo che stiamo vivendo – conclude – è una vera e propria emergenza sociale e necessità una presa di coscienza trasversale da parte di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. Questa è una norma che sa di buono e di pulito e ci aspettiamo che tutti i deputati agiscano in nome del bene degli apparati regionali, dei lavoratori e non nell’interesse di pochi individui”.

Articoli correlati