A Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella su BlogSicilia, si è parlato di Finanziaria con Gaetano Armao, vicepresidente e assessore regionale all’Economia.

Armao ha detto che spera «si possa chiudere presto la questione della Legge di Bilancio 2021 e le basi sono più che solide. Tra l’altro, sono rientrate le impugnative, come concordato con le ministre Gelmini e Carfagna». L’assessore, inoltre, pur prendendo atto del voto segreto, ha ribadito di non avere rispetto per i franchi tiratori.

Il vicepresidente della Regione, ricordando che «la gestione della pandemia dipende da Roma e non dalla Sicilia», ha sottolineato che «dovremo dare tutto quello che possiamo dare. Rastrelliamo dalla programmazione europea e dai fondi extra regionali tutte le possibili risorse per poterle orientare a supporto. Non dobbiamo, inoltre, emulare lo Stato ma rivolgerci ai settori a cui lo Stato non ha dato nulla, nonostante l’abbia promesso. Molta parte della nostra economia, infatti, è priva di sostegno che dipende da un errore di valutazione, cioè non pensare all’economia che non emerge, l’economia non osservata, quella della gente che vive di lavoretti ed espedienti. Non è la celebrazione del sommerso ma in questo momento drammatico dobbiamo aiutare tutti. Questa economia, ad esempio, non ha la possibilità di utilizzare i ristori bancari. Dobbiamo, quindi, aiutare il sommerso che non vive più. Oggi non dobbiamo fare la morale ma aiutare tutti. Se la macchina si ferma, rischia di non ripartire più».

Armao ha annunciato «sostegni» e «finanziamenti a fondo perduto. C’è bisogno soltanto di risorse e faremo immediatamente una delibera di Giunta. Ci rivolgeremo alle categorie, senza i codici ATECO. Non ci sarà, inoltre, un click day ma finestre temporali per inviare le istanze che saranno sottoposte alle verifiche».

Infine, a proposito della Finanziaria, Armao ha annunciato che «chiudiamo tra stasera e domani. Ed entro la prossima settimana si va in Gazzetta ufficiale. Saranno regolarmente pagati gli stipendi e le pensioni dei regionali».