Tutto pronto per la visita del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco, che domani, mercoledì 9 agosto, farà tappa in Sicilia, per visitare i Comandi dei Vigili del Fuoco di Palermo e Catania.
La visita istituzionale nei due principali Comandi provinciali sarà l’occasione per un incontro con i vertici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e un’occasione di confronto sulle misure necessarie per una gestione più efficace dell’emergenza incendi.
Il programma della giornata
Alle 10 il sottosegretario Prisco giungerà al Comando Provinciale VV.F. di Palermo, insieme al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Prefetto Laura Lega e al Capo del Corpo Nazionale, Ing. Carlo Dall’Oppio.
Ad accoglierli ci saranno il Vice Direttore Regionale VV.F., Ing. Giuseppe Merendino e il Comandante VV.F. di Palermo, Ing. Sergio Inzerillo, che li accompagneranno nel corso della mattinata durante la visita al Comando.
A visita conclusa si svolgerà una riunione con il Vice Direttore Regionale e i Comandanti VV.F. di Palermo, Trapani e Agrigento e un incontro con la stampa alle ore 11.00.
Il sottosegretario Prisco si sposterà verso le 13:30 al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania, dove ad accoglierli ci sarà questa volta il Comandante VV.F. di Catania, Ing. Gaetano Tafaro.
Dopo aver visitato il Comando si terrà un incontro con il personale in servizio, una successiva riunione con i Comandanti di Catania, Messina, Ragusa, Caltanissetta, Enna e Siracusa e alle 15:30 il consueto appuntamento con i giornalisti.
La Sicilia brucia e manca il personale. Stop al precariato nei vigili del fuoco
Mentre si attende la visita del Sottosegretario di Stato e continuano a imperversare gli incendi in tutta l’Isola, c’è chi come Mirco Benedetto De Rosalia e Carlo Ammirata, volontari dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Palermo, chiede di dare dignità e voce al lavoro dei volontari, coinvolti negli interventi di soccorso tecnico urgente alla pari dei permanenti.
Questi lavoratori, che ormai da anni lavorano sul campo, svolgendo le stesse identiche attività dei colleghi permanenti, con turni massacranti e senza reali riconoscimenti, chiedono che sia avviata una volta e per tutte la procedura di stabilizzazione del personale precario dei Vigili del Fuoco, così da sopperire alla grave carenza di personale.
“Siamo vigili del fuoco formati e da anni prestiamo soccorso tecnico urgente con amore, passione e professionalità, animati dallo stesso senso del dovere e spirito di solidarietà dei permanenti. Chiediamo soltanto di potere essere stabilizzati e fare una vita dignitosa”, afferma De Rosalia.
E poi continua: “Siamo un centinaio di ragazzi in Sicilia, iscritti da diverso tempo all’albo dei Vigili del Fuoco, ma rimasti esclusi dall’ultima procedura di stabilizzazione del 2017, perché all’epoca non erano ancora stati avviati i corsi di formazione richiesti”, corsi che poi sono stati realizzati dai Comandi provinciali nel 2020 durante la pandemia.
D’altro canto, Ammirata rincara la dose: “Tutti i giorni effettuiamo soccorso tecnico urgente alla pari dei permanenti. Siamo sempre i primi a partire quando ci sono incendi, come quello di Palermo. Noi lo facciamo per passione. Ora chiediamo la stabilizzazione vista la carenza cronica del corpo dei Vigili del Fuoco. Nei prossimi 5 anni sono previsti migliaia di pensionamenti, perché non attingere allora dal personale già formato?”.
Ad oggi questi volontari che avrebbero tutte le carte in regola per essere stabilizzati, rischiano invece di essere declassati e restare precari a vita, un precariato eccessivo su cui è di recente intervenuta anche la Commissione Europea, che ha lanciato ripetuti appelli all’Italia per porre un freno all’uso abusivo e ripetuto dei contratti a tempo determinato nel settore pubblico e su cui al momento il nostro Paese sembra ancora fare orecchie de mercante.
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