I clienti che sniffano coca a Palermo sono tantissimi. Ogni pusher aveva una scheda telefonica con una rubrica di 400 o 500 clienti.

Una platea di operai, commercianti, ristoratori, ma anche architetti, dentisti, avvocati. Un lunghissimo elenco finito nelle indagini della squadra mobile che ha portato ieri all’arresto di 16 persone nell’operazione H24 Evolution.

Professionisti bloccati dagli agenti dopo avere appena ricevuto la dose giornaliera. Tra i clienti della banda di spacciatori arrestati ieri dalla squadra mobile figuravano anche  l’architetto, il dentista, quello con la Mercedes, un avvocato e anche un candidato alle ultime elezioni amministrative non eletto, che forse prima di un comizio voleva tirarsi su.

Consumatori ormai in balia dei pusher  – secondo la Procura – avrebbero finito per alimentare le casse di Cosa nostra, con almeno centomila euro al mese, in base alle stime degli inquirenti, vista la presunta contiguità degli indagati al boss Fabio Chiovaro.

Ai pusher come emerge dall’inchiesta vanno le briciole. Il grosso finisce nelle casse delle famiglie mafiose. Centinai

a di migliaia di euro in contanti, utili sia al mantenimento dei carcerati che al sostentamento delle stesse famiglie criminose.

Tra gli acquirenti è stato pizzicato  e intercettato il 9 giugno del 2017, un candidato al consiglio comunale, poi non eletto.

E dal cellulare di questo ultimo che parte la chiamata a un altro dei presunti pusher. Francesco Paolo Lo Iacono, e con la quale viene fissato un appuntamento vicino al palazzo di giustizia.

Un incontro monitorato dagli investigatori, tanto che, subito do¬po la consegna della coca, il legale era stato fermato e trovato in possesso di una dose da mezzo grammo, mentre era in compagnia dell’aspirante consigliere.

Anche il dentista- si sarebbe rivolto al gruppo, mentre il 24 aprile del 2017 era invece un architetto a chiamare per ben due volte durante la stessa notte.

Uno dei clienti più affezionati sarebbe stato un uomo che acquistava cocaina anche per ben tre volte al giorno, come raccontavano i pusher intercettati.

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