I carabinieri della compagnia di Bagheria hanno arrestato un uomo di 33 anni per spaccio e un giovane di 19 anni trovato per strada mentre si trovava ai domiciliari. Il primo è stato arrestato a Santa Flavia. Grazie al fiuto dei cani antidroga è scattata una perquisizione e sono stati sequestrati oltre 50 grammi di hashish e materiale per il taglio e confezionamento della sostanza stupefacente. Il gip ha convalidato l’arresto.
A Bagheria, i militari del radiomobile hanno sorpreso e arrestato il 19enne che stava scontando una pena ai domiciliari perché, trovato fuori casa. Dopo un inseguimento è stato bloccato. L’arresto è stato convalidato e il gip ha disposto la misura cautelare in carcere. Dovrà adesso rispondere dei reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale.
L’operazione a Palermo
I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di due palermitani di 32 e 22 anni accusati di gestire una fiorente piazza di spaccio nel noto quartiere popolare di Brancaccio.
Il via-vai in un appartamento di corso dei Mille
In un appartamento di corso dei Mille i baschi verdi hanno notato diversi giovani entrare e uscire poco dopo. Grazie alle immagini di alcune telecamere installate è stato ricostruito il giro d’affare dei due spacciatori. Circa 1800 cessioni mensili con un guadagno a testa di 5 mila euro al mese. Il più giovane era sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora con rientro serale dalle 21 alle 7. In un box in lamiera nei pressi dell’area industriale è stato scoperto uno dei depositi utilizzati.
I due per cercare di evitare i controlli hanno creato delle barricate e telecamere per prevenire i controlli delle forze dell’ordine. Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo di 30 mila euro nei confronti dei due giovani arrestati.
Va altresì sottolineato come il crack rientri nel novero delle cosiddette “droghe pesanti”, altamente pericoloso poiché in grado di indurre elevata dipendenza, rapida assuefazione psicologica e fisica e di aumentare gli istinti violenti alterando i principali centri di controllo del sistema nervoso centrale. Si tratta, purtroppo, di una pericolosissima sostanza stupefacente sempre più diffusa, soprattutto nei quartieri popolari e tra i più giovanissimi, in virtù del suo basso costo d’acquisto.
L’operazione delle Fiamme Gialle è il risultato dell’efficacia del controllo economico del territorio assicurato dalle pattuglie su strada e del dispositivo permanente approntato per la lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, assicurato anche attraverso l’indispensabile utilizzo di unità cinofile.
Tre arresti al villaggio Santa Rosalia, sequestrati 31 chili di droga
Pochi giorni prima di Natale, i finanzieri del comando provinciale di Palermo, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, 3 soggetti e sequestrato quasi 30 chili di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in panetti, e 1,1 chili di cocaina, per un valore al “dettaglio” di circa 400mila euro.
In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, durante un turno di servizio serale di controllo del territorio, notavano a distanza un soggetto aprire con molta circospezione la saracinesca di un box in zona Villaggio Santa Rosalia per consentire l’ingresso di un’autovettura.
I militari, dopo aver rilevato che una seconda auto sopraggiungeva sul luogo, decidevano di avvicinarsi al box e avvertendo da subito un forte odore di sostanza stupefacente prontamente intervenivano. All’interno venivano sorpresi tre soggetti intenti ad armeggiare con fare furtivo all’interno dell’auto.
Con l’ausilio del cane pastore tedesco “Nico” dell’unità cinofila intervenuta, si procedeva alla perquisizione delle auto sopra indicate. L’attività di servizio consentiva di rinvenire nell’auto parcata all’interno del box 150 panetti di hashish riportante la scritta “BIO” e un panetto di cocaina con la scritta 550 occultati all’interno dei pannelli delle portiere nonché nel vano adibito alla ruota di scorta nel cofano posteriore.
Dai documenti rinvenuti a bordo delle 2 autovetture si è potuto ricostruire l’itinerario dei veicoli che, presi a noleggio in Piemonte, erano serviti per il trasporto dello stupefacente rinvenuto, dalla Puglia in Sicilia.
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