“Ogni voce ha una propria particolarità, è come un’impronta digitale: non esistono due uguali, ogni persona ne possiede una assolutamente unica. Possono esistere sfumature simili, ma mai uguali e soprattutto non esistono voci brutte, ma solo educate e non educate.”

lo afferma Virginia Alba, insegnante e curatrice, insieme al fonico Marco Casiglia, del corso di doppiaggio e speakeraggio attivo da tre anni al Red Studio Palermo e intitolato “Speak & Dub” (Spicchendab). 

Il corso prevede una prima selezione dei partecipanti e, sulla base di questa, si articola su tre livelli. Un corso base per giovani che non hanno alcuna esperienza nel campo della recitazione o dello speakeraggio e che prevede lezioni di dizione, cenni di recitazione, studio delle tecniche del doppiaggio, utilizzo della voce nel doppiaggio dei cartoni animati, delle sit-com e delle commedie e lo studio della tecnica dello speakeraggio.

A seguire un corso intermedio al quale accedono i promossi del corso base e tutti coloro che possiedono le basi di recitazione e dizione. Le lezioni, in questo caso, si basano sullo studio del doppiaggio di importanti serie televisive e grandi cult del cinema, con approfondimenti sul personaggio e lo stato emotivo.

Infine, un corso avanzato rivolto ad attori teatrali professionisti e a tutti coloro che hanno una buona dizione e/o che abbiano frequentato una scuola di recitazione. Durante le lezioni si approfondiscono le tecniche dello speakeraggio e del doppiaggio con lezioni tematiche divise per genere: dal cartone animato alla sit-com, dalla commedia romantica al film drammatico, passando per il thriller, l’horror, le grandi serie televisive e i grandi cult del cinema.

“Quasi sempre quando si parla di doppiaggio la prima cosa che si pensa è il doppiaggio cinematografico – spiega Virginia Alba -, In realtà lo studio della voce può essere applicato con tantissime finalità: mi riferisco agli audiolibri, ai radioromanzi, alle audioguide turistiche e molto altro. E’ un mondo molto spesso ignorato, ma che può aprire tantissime opportunità. Il cinema è solo la punta dell’iceberg di una realtà variegata legata al microfono. Quello di cui sono a disposizione oggi, grazie a questo progetto, è un ‘parco voci’ da cui attingere i prima persona e mi piacerebbe che i miei alunni possano trovare nuovi stimoli, ma soprattutto opportunità di lavoro perché oggettivamente in Italia ci sono. Quello che mi auspico è che si possa puntare maggiormente a doppiare qui a Palermo, anche nel piccolo. Essendosi creato un vuoto tra i doppiatori, saremmo pronti a colmarlo e le basi ci sono tutte.”

Trenta allievi in totale gli iscritti, per un gruppo variegato, che va ad oggi dagli undici fino ai sessant’anni circa, e che lavora in un clima di grande entusiasmo e complicità. Le lezioni si svolgono una volta a settimana e hanno una durata di tre ore. Previsti, inoltre, un laboratorio teatrale e degli stage, con professionisti, tra cui Franco Mannella e Chiara Colizzi, figlia di Pino Colizzi e doppiatrice di attrici del calibro di Uma thurman e Kate Winslet.

“Io frequento il secondo anno del corso – racconta l’allieva Viviana Lombardo -, sono entrata direttamente al corso intermedio, perché recitando avevo già una base tecnica. La mia esperienza è totalmente positiva. Avevo già fatto in passato dei doppiaggio che definirei ‘selvaggi’ a risentirli oggi – sorride -, ma adesso ho finalmente imparato ad ascoltare la mia voce nel momento stesso in cui la uso e a capire da sola come calibrarla e modularla consapevolmente. Tra l’altro, quasi sempre, i tempi tecnici sono molto rapidi. Spesso i copioni vengono consegnati in sala tardi e bisogna lavorare all’impronta.”