“Eurispes oggi, in perfetta sinergia con il Centro Studi Arnao, affronta il tema attualissimo della spesa dei fondi comunitari che, come tutti sanno, fa registrare percentuali perfettamente negative.
A poco più di due mesi dalla scadenza annuale infatti il rischio è che oltre 700 milioni di risorse europee – somme importantissime per la Regione e per le spese destinate allo sviluppo e alle imprese – possano non essere impiegate. La realtà è che la spesa dei fondi europei risulta paralizzata se è e vero come è vero che ad oggi si sia bloccata ad un impiego di soli 6 milioni e 380 mila euro. La spesa, al 31 gennaio 2018 si attestava allo 0,37% a fronte di una media nazionale – già ampiamente negativa del 4,5%

Un solo dato: l’Unione Europea, nel periodo compreso tra il 2014 e il 2020, ha messo a disposizione della Sicilia ben 4 miliardi e mezzo individuando degli obiettivi medio termine da raggiungere. Un modo per facilitare il percorso ma non sembra essere servito a giudicare dal fatto che il primo di questi traguardi è proprio quello del 31 dicembre 2018 entro il quale dovranno essere certificati 719 milioni di euro. L’obiettivo che ci siamo prefissati nell’organizzazione di questo convegno è quello di coinvolgere la politica, gli amministratori, gli esperti, gli studiosi, le imprese, i territori, in un momento di analisi di ciò che si può fare nel più breve tempo possibile.

Le soluzioni e le strategie che abbiamo evidenziato riguardano essenzialmente due aspetti per noi imprescindibili: il primo attiene al reale coinvolgimento dell’Ente Regione, del mondo delle Imprese, degli Enti locali e delle Università nella fase di programmazione della spesa comunitaria; il secondo aspetto riguarda la capacità di avviare una spesa intelligente e lungimirante, in grado di incidere sulla crescita del territorio siciliano. Tutto ciò richiede una visione ed un modello di sviluppo che solo la Politica, con la sua attività di indirizzo strategico, può offrire.

Presupposto infine ineliminabile per una reale inversione di tendenza nella spesa delle risorse comunitarie è quello inerente la competenza e l’alto grado di professionalità richieste ai dirigenti regionali ed agli esperti che sono chiamati a svolgere le diverse fasi di questa importante attività che interessa la programmazione, la pianificazione e la certificazione della spesa”.

Cosi Gian Maria Fara, presidente di Eurispes, in occasione del convegno sulla spesa dei fondi comunitari tenutosi a Villa Zito.

Per Saverio Romano, responsabile Dipartimento Mezzogiorno di Eurispes “gli indicatori economici e sociali, nella loro complessità, ci dicono che le condizioni in cui versa il Mezzogiorno sono a dir poco drammatiche. Si consolida in modo negativo la percentuale di disoccupazione giovanile, e si rafforza il numero dei cosiddetti Neet, ossia di coloro che un lavoro o una attività formativa non la cercano più perché sfiduciati. Se a ciò aggiungiamo la percentuale di disoccupazione e la riduzione di investimenti con destinazione Sud Italia, si capisce bene quale importanza possano assumere i fondi europei e quale gravità abbia il loro mancato utilizzo. Eurispes ritiene che sia indispensabile un modello partecipato che coinvolga tutti gli attori principali, nel rispetto delle prerogative di ognuno: in questo modo sarà possibile condividere obiettivi, sinergie e procedure, rispettando le funzioni di indirizzo della politica che non potrà però prescindere dalle indicazione che proverranno dal territorio e dagli enti locali”.