Parte la lotta agli accessi abusivi sulla spiaggia di Romagnolo, a Palermo. Questa mattina, le maestranze del Comune hanno posizionato alcuni new jersey in diversi varchi pedonali che sono stati in passato impropriamente usati da alcune persone per posizionarsi con la propria automobile all’interno dell’arenile. Fatto più volte documentato dalla nostra redazione e sul quale l’Amministrazione sta cercando di porci una pezza, anche in virtù del piano anti-tendopoli varato dalla task force riunitasi giorno 8 agosto su impulso dell’assessore al Patrimonio Andrea Mineo.

Posizionati i new jersey a Romagnolo

A seguire le operazioni questa mattina anche il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico, recentemente passato alla corte di Fratelli d’Italia. I dipendenti del Comune, servendosi di un bobcat e di una piccola gru, hanno calato i blocchi di cemento sulle principali vie d’accesso illegali. In particolare sono stati sbarrati i varchi presenti nei pressi dell’ospedale Buccheri La Ferla, quello di fronte via Orsi e quello nei pressi di un noto ex ristorante della Costa Sud. Luoghi sui quali lo stesso Federico era intervenuto in prima persona, apponendo delle catene per impedire gli accessi che, soprattutto nel weekend, si verificavano sulla spiaggia di Romagnolo.

Operazione rivelatasi purtroppo inutile visto che gli incivili, approfittando del buio della notte, hanno più volte tagliato le stesse catene, entrando indisturbati sull’arenile. Fatto sul quale il neo-esponente meloniano ha più volte chiesto controlli da parte della polizia municipale. Oggi il Comune prova quindi a cambiare strategia. Così come fatto a Vergine Maria quindi, anche a Romagnolo si prova a sbarrare le porte di accesso al mare, il quale ovviamente rimarrà fruibile ai pedoni attraverso i varchi pedonali presenti.

Il futuro dell’arenile e della Costa Sud

Un’area, quella della spiaggia di Romagnolo, che come tutta la Costa Sud attende da decenni la propria riqualificazione. Fra le cose non fatte o fatte male, la prima situazione da citare è quella relativa al pontile di Romagnolo. Una struttura in legno edificata di fronte all’ingresso di via Amedeo d’Aosta e che avrebbe dovuto rappresentare proprio un’estensione ideale della strada verso il mare. Opera che è finita invece per essere il simbolo del degrado in zona, più volte vandalizzata e data alle fiamme. Ormai è totalmente inutilizzabile. Si spera sempre che qualcuno si attivi per provare a ristrutturarla. Ma i progetti di riqualificazione rimangono al momento soltanto un’ipotesi. Ciò anche a causa di una burocrazia che frena gli investitori e i relativi progetti di rilancio.

Molto c’è da dire anche riguardo la spiaggia adiacente. Un luogo incantevole dal quale si potrebbe ammirare tutto il waterfront della città, con uno sguardo mozzafiato che si spinge fino a Monte Pellegrino. Ma è un panorama con sorpresa. Un vero peccato, perché la visuale e la permanenza sul posto sono state disturbate ad intermittenza dalla presenza di rifiuti. D’estate, poi, la situazione si complica ancora di più per l’ulteriori intromissione degli abusivi che, come si è visto, occupano il litorale con le proprie auto o con tendoni abusivi. Un’onda umana talmente massiva che spesso, in passato, ha richiesto perfino degli sgomberi, come accaduto l’estate scorsa, e sulla quale il Comune sta mettendo in campo un piano ad hoc per combattere il fenomeno in questione.

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