Lo spopolamento dell’entroterra, la perdita di risorse e l’inserimento dei giovani nel mercato occupazionale. Scuotere l’interesse collettivo su questi temi è l’obiettivo della Cisl, rilanciato stamani, 22 settembre, dalla segretaria generale Daniela Fumarola: occasioni di lavoro strutturate e ben contrattualizzate affinché si arrivi ad una prospettiva di vita concreta. Una piaga sociale che il sud Italia subisce quotidianamente. Tra gli altri, il sindacato ha posto l’attenzione sul tema della sanità, chiedendo maggiori dotazioni a disposizione delle Regioni, sulla riduzione dell’aliquota Irpef, sul recupero della Fiscal Drag (drenaggio fiscale) e su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
La Sicilia terra sempre più povera
Un fenomeno che pare inarrestabile in Sicilia, soprattutto nelle aree interne, è quello dello spopolamento giovanile. In troppi vanno via cercando opportunità altrove e rendendo il territorio sempre più debole, con ripercussioni importanti sull’economia locale.
“Le aree interne sono un tema che la Cisl Sicilia affronta da tempo – spiega la segretario generale della Cisl, Daniela Fumarola – pensiamo che bisogna assolutamente porre un’attenzione particolare allo spopolamento e all’esigenza di trattenere qui capitale umano, perché purtroppo soprattutto al sud i giovani vanno via”.
Per fare ciò è necessario proporre opportunità di lavoro ben strutturate: “Dobbiamo trovare il modo per farli restare, perché ciò avvenga bisogna offrirgli occasioni di lavoro strutturate e ben contrattualizzate, cioè una prospettiva di vita concreta – aggiunge Fumarola, – La Zes unica sta dando risultati importanti per il sud e il Pnrr mette a disposizione ulteriori risorse: vanno utilizzate al meglio, perché alle parole devono seguire i fatti. I giovani non possono seguire proclami, ma devono toccare con mano la possibilità di realizzare qui il proprio progetto di vita”.
Altro tema importante per il Mezzogiorno è la sanità: “Pensiamo che debba essere incrementata la dotazione a disposizione delle Regioni, ma queste devono utilizzare al meglio le risorse che già ci sono”, sottolinea la segretaria della Cisl.
Le richieste al governo
Prosegue il dialogo tra il sindacato e la premier Giorgia Meloni: tanti gli aspetti su cui Fumarola sollecita il governo ad intervenire: “Il primo è sicuramente dare una risposta al ceto medio popolare, che in questi anni è stato particolarmente colpito dalle crisi e quindi intervenire sulla seconda aliquota Irpef, riducendola dal 35% al 32% fino a 60mila euro”, sottolinea.
Un accenno anche alle politiche dei redditi: “Rinnovare tutti i contratti pubblici e privati significa anche avere un’attenzione particolare ai prezzi e alle tariffe, perché purtroppo in questi anni sono aumentati e hanno eroso il potere d’acquisto di salari e pensioni. Chiediamo il recupero della Fiscal Drag, che ha azzerato anche quegli interventi importanti messi in campo negli ultimi anni”.
Si chiede anche un intervento strutturale per arrestare la strage sui posti di lavoro: “C’è un tema che su tutti che deve essere messo da parte: salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Ci sono troppi morti, purtroppo questa strage prosegue e noi siamo impegnati al tavolo di confronto con il ministero del Lavoro, ma pensiamo che ci debba essere una strategia più complessiva che deve rientrare nella manovra”.
Lo sciopero a Palermo, la Cisl non aderisce
In queste ore si sta svolgendo uno sciopero generale in protesta contro le politiche adottate dal governo sulla questione palestinese, giudicate insufficienti.
“Abbiamo fortemente criticato e condannato quello che sta succedendo a Gaza e in Ucraina e abbiamo scelto di promuovere una raccolta fondi, già attiva in tutto il paese, per portare risposte concrete a chi soffre”.






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