A rischio la prossima stagione del Teatro Biondo di Palermo. A comunicarlo il direttore del teatro, Roberto Alajmo, “senza copertura finanziaria il cda non può approvare la prossima stagione”. Nei giorni scorsi le maestranze del Biondo hanno protestato per il mancato arrivo di tre mensilità, giugno, luglio e la quattordicesima. Ma ad attendere quanto dovuto sono anche alcune compagnie e i fornitori.

In risposta a questo problema Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano hanno dichiarato “Riteniamo che le posizioni espresse da alcuni rappresentanti sindacali del Teatro Biondo siano a dir poco ingenerose. I lavoratori del Biondo, infatti, sanno bene che è soltanto grazie all’impegno di questa amministrazione comunale che si è evitato il fallimento del teatro quattro anni fa e sanno bene quanto sia rilevante, sia con il contributo diretto sia con la fornitura gratuita di strutture e servizi, l’impegno del Comune di Palermo all’interno della compagine sociale.

“Rispetto ai ritardi dei pagamenti,”- continuano il primo cittadino e il componente della giunta comunale, in merito ai ritardi di pagamento – “il Teatro Biondo subisce, come lo subiscono tanti altri soggetti privati impegnati nella cultura come nel sociale, il fatto che per le normative vigenti i pagamenti da parte del comune sono “ingessati” fino all’approvazione del bilancio. In ogni caso il Comune ha fatto presente ripetutamente, e da ultimo nel corso dell’ultima assemblea dei soci la necessità di una non più rimandabile razionalizzazione e riduzione dei costi strutturali del teatro”.

“In questi ultimi quattro anni”- aggiunge il Sindaco -“tutte le società partecipate del Comune di Palermo, fossero esse dedicate ai servizi per il cittadino, o ai trasporti, o alla cultura, hanno operato per riportare i propri conti e i propri costi strutturali entro canoni di sostenibilità, per altro senza ridurre ma anzi aumentando la qualità della propria produzione”.

“Pur riconoscendo gli sforzi”- concludono Orlando e Cusumano -“e i risultati dell’attuale dirigenza per ricostruire un rapporto con la città e quindi anche aumentare le entrate dalle attività, non è pensabile che il Teatro Biondo resti un isola infelice rispetto al panorama degli enti partecipati dell’amministrazione comunale”