Continua lo stato di agitazione dei lavoratori del Teatro Biondo di Palermo. Stasera per la prima di “Misericordia”, di Emma Dante, sarà letto a inizio spettacolo  un breve comunicato in cui i lavoratori illustreranno le difficoltà legate alla mancata contribuzione del Comune di Palermo per il 2021 e alle incertezza di bilancio per l’anno in corso. Per questo motivo, spiegheranno sempre i lavoratori, il teatro Biondo ha dovuto  rinunciare a presentare la domanda ministeriale per candidarsi a “Teatro nazionale”, ha cancellato la già programmata stagione estiva, ha dovuto contrarre le produzioni per la stagione a venire e, infine,  non ha  erogato ancora gli stipendi di febbraio e marzo alle maestranze del teatro.

Il contributo di Emma Dante

“I lavoratori chiederanno anche a  Emma Dante di esprimersi, se vorrà,  sulla situazione del Biondo e in generale della Cultura a Palermo”, dichiarano il segretario Slc Cgil Palermo Marcello Cardella e le Rsu Slc Cgil del Teatro Biondo, Guido Correnti e Patrizia Mannino. Ieri i dipendenti del Teatro Biondo si sono riuniti in assemblea,  insieme alle Rsu  aziendali (rappresentanze sindacali unitarie) e alle segreterie territoriali. Il dibattito ha evidenziato le criticità in corso e i lavoratori hanno deciso di chiedere con forza al consiglio d’amministrazione dell’associazione Teatro Biondo “l’attivazione di una linea di credito per consentire immediatamente il pagamento degli stipendi e per far fronte alle necessità correnti legate alla produzione”.

L’appello a politica e istituzioni

Contestualmente,  alla politica e a tutte le istituzioni si chiede di garantire il ripristino delle risorse economiche strutturali, con impegni concreti e certi. “Si è deciso anche di proseguire con lo stato di agitazione che, al momento, non metterà a rischio la corretta esecuzione degli spettacoli, per non danneggiare il nostro pubblico – proseguono Cardella, Correnti e Mannino -. Tuttavia i lavoratori intendono programmare una serie di iniziative di protesta a sostegno della vertenza”.

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