Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la chiusura di via Mario e Nicolò Garipoli, a Taormina, nel Messinese. La decisione, arrivata durante la riunione di giunta di questo pomeriggio, è stata presa in seguito alle conseguenze delle restrizioni al traffico dovute alla messa in sicurezza del costone roccioso sovrastante il percorso. Via Garipoli rappresenta la principale strada di accesso a Taormina, sul lato nord, collegando l’autostrada A18 e la Strada statale 114 con il Comune messinese. Inoltre, permette di raggiungere il centro abitato di Castelmola.
Sei mesi per intervenire, fondi per 750mila euro
Lo stato di crisi, della durata di sei mesi, permetterà di attuare una strategia di breve, lungo e medio termine che prevede l’implementazione e l’adeguamento della viabilità e dei parcheggi insieme alla realizzazione di infrastrutture di collegamento tra Taormina e altri Comuni.
La Regione si farà carico di metà delle spese necessarie agli interventi nella prima fase dell’emergenza, ovvero 750 mila euro, a valere sul “Fondo di riserva per le spese impreviste”, dei complessivi 1,5 milioni di euro stimati dalla Protezione civile regionale, per mettere in sicurezza la viabilità residua e le aree a parcheggio. L’altra metà delle risorse sarà a carico del Comune di Taormina.
Intervento tempestivo
“Interveniamo tempestivamente – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – per garantire una maggiore capacità di risposta operativa che possa mitigare l’impatto sul territorio. La chiusura di una strada così strategica ha pesanti ricadute sia per i cittadini sia per l’economia, soprattutto in vista della stagione turistica. Per questo motivo, la Regione continuerà a garantire la massima collaborazione istituzionale con il Comune e tutti gli altri enti coinvolti per arrivare a soluzioni che possano superare l’emergenza”.
Il piano degli interventi urgenti
Il Piano per gli interventi urgenti che prevede, ad esempio, percorsi alternativi, vie di fuga ai fini di sicurezza e l’allestimento di parcheggi, sarà realizzato da Salvatore Cocina, dirigente generale del Dipartimento regionale della Protezione civile che è stato nominato commissario delegato per l’emergenza dal presidente della Regione.
Un piano per prevenire eventi simili
Intanto la Regione si dota di un piano di prevenzione proprio per il dissesto idrogeologico con l’approvazione della “Valutazione preliminare del rischio di alluvioni e definizione delle aree potenzialmente esposte”, un documento che fornisce una mappatura dettagliata delle zone, basata su rigorosi criteri scientifici che tengono conto sia della conformazione morfologica del territorio sia della storia degli eventi meteorologici che hanno caratterizzato l’andamento idrografico e pluviometrico negli ultimi anni.
Il provvedimento è stato approvato dalla Conferenza istituzionale permanente, organo inter assessoriale dell’Autorità di bacino della Presidenza della Regione, nel corso di un incontro, convocato dal presidente Renato Schifani che si è tenuto a Palazzo d’Orleans. Nei prossimi giorni la mappatura verrà trasmessa al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che avrà il compito di interfacciarsi con l’Unione europea per individuare le aree comunitarie nelle quali intervenire prioritariamente.
L’elaborato è frutto di una proficua sinergia, ormai consolidata, fra il dipartimento regionale della Protezione Civile e l’Autorità di bacino che, ciascuno per le proprie competenze, hanno stilato le mappe adottate nel corso della seduta odierna.
L’iniziativa si inquadra nell’ambito delle azioni di prevenzione e di tutela del territorio messe in campo dalla Regione per contrastare quegli eventi climatici, purtroppo ormai frequenti, che hanno causato notevoli danni, mettendo a serio rischio l’incolumità della popolazione.






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