Una coppia di fidanzati aggrediti e malmenati a Palermo da un gruppo di tre profughi. E’ la falsa notizia che gira da ieri sui social network che ha causato la reazione indignata, e commenti razzisti nei confronti degli immigrati.

Una notizia creata ad arte, con nomi e cognomi, presumibilmente inventati, delle presunte vittime del pestaggio, corredata anche da una foto, che ritrae un giovane con il volto saguinante. L’immagine però è stata ‘rubata’ dal sito del quodiano inglese “Daily mail” ed era relativa a un articolo che risale al 10 settembre 2014.

Secondo il blog incensurato.info la giovane coppia sarebbe stata circondata e aggredita nel piazzale antistante una non precisata stazione di Palermo per violentare la ragazza. Il fidanzato, per difenderla, sarebbe stato brutalmente picchiato. Peccato che la notizia non risulti alle forze dell’ordine.

Ancora più proccupante e scioccanti della finta notizia sono i commenti, quelli veri purtoppo, nei quali alcuni utenti hanno espresso sentimenti di rabbia contro profughi ed extracomunitari in genere. Eccone alcuni:

“Buttare la chiave per sempre. Se non c,è’ punizione adeguata, in Italia , succederanno sempre cose del genere e altre ancora più’ brutte.Che lo Stato compia il proprio dovere. Sveglia, e ribellione da parte di tutti” .

“…ammazzati e castrati, glielo devono strappare con le mani l’uccello”.

E ancora a sti bastardi li fanno entrare in Italia maledetti politici di merda“.  

“Ancora facciamo entrare questa gente in Italia, diamo loro accoglienza, sussidio, ricariche telefoniche ecc.  Grazie governo di tutto ciò. Ora un genitore cosa dovrebbe fare !!!!!!! Questi ragazzi traumatizzati e segnati x tutta la vita”.

Non è chiara l’intenzione del blog nel pubblicare questa falsa notizia: ottenere click cavalcando l’onda razzista dopo i gravi fatti della notte di Capodanno a Colonia oppure screditare, ancora una volta, l’immagine dei migranti agli occhi dell’opiniione pubblica. In entrambi i casi un fatto intollerabile che non può e non deve passare inosservato.