Una sospensione della Ztl per le festività natalizie ed il successivo periodo dei saldi. Questa la richiesta rivolta al sindaco da numerosi commercianti di Palermo.

“Chiediamo al sindaco di tenere conto delle preoccupazioni delle aziende e dei lavoratori e di sospendere la Ztl per il mese di dicembre e per il periodo dei saldi, al fine di poter dare una boccata di ossigeno alle imprese e agevolare l’ingresso in quella zona a tutti quei consumatori che raggiungeranno Palermo dai Comuni limitrofi per effettuare gli acquisti di Natale”. Lo afferma Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, che si è fatta portavoce delle istanze delle aziende che ricadono nella Ztl e a ridosso del perimetro. L’elenco è numeroso. Tra le insegne ci sono quelle di Zeta Emme abbigliamento, Di Carlo Armeria, Veniero confettificio, Cipolla oreficeria, Saccone calzature, De Carli argenterie, Cillari fabbrica confetti, Pecoraro abbigliamento, Dieli armeria.
“Non si tratta di attività che erano già in sofferenza – precisa Flauto – ma di imprese sane che prima dell’introduzione di questa Ztl non avevano mai avuto problemi di bilancio. Si tratta di aziende che svolgono attività da decenni, spesso imprese che hanno più di 40 anni di vita e sono riuscite a resistere anche alla più generale crisi del settore. Adesso la Ztl sta vanificando tutti gli sforzi e i sacrifici fatti dai lavoratori e dalle imprese. Siamo molto preoccupati perché questa Ztl e non la Ztl in generale, finirà per creare danni irreparabili e se non si apporteranno subito dei correttivi, tenendo conto delle indicazioni e delle necessità dei soggetti coinvolti, si rischia di perdere la fetta più importante di fatturato che si realizza nel periodo di dicembre in concomitanza con le festività natalizie e durante il successivo periodo dei saldi”.
A sostenere la protesta anche padre Giuseppe Bucaro, uno dei preti che si schierato a fianco dei negozianti: “La sospensione chiesta – dice – sarebbe servita a rasserenare gli animi e sistemare piccole cose per migliorare la situazione. Le nostre proposte partono da una visione generale in cui diciamo che Palermo e il centro storico deve cambiare cultura totalmente tenendo conto della ricchezza artistica, dei mercati, degli artigiani. La Ztl quindi può essere positiva solo se fatta in un determinato modo. Serve un cammino comune che richiederà tempo”.