“Si avvisano gli utenti che, con decorrenza da oggi i lavoratori ex Aps, non sono più in servizio presso Amap, per il mancato rinnovo del contratto di affitto del ramo di azienda. Pertanto, fino alla definizione della problematica in argomento, si potranno verificare dei disservizi. Gli sportelli al pubblico, operativi presso i comuni interessati, non potranno svolgere  la loro attività. Viene meno anche il contatto al numero verde dedicato (800050911)“.

E’ secca, quasi intimidatoria nei toni, la nota ufficiale dell’Amap, l’azienda acquedotto di Palermo ma poi ammorbidisce i toni “L’Amap si scusa per il disagio arrecato agli utenti ex Aps, con l’auspicio di poter pervenire, nel più breve tempo possibile, ad una soluzione”.

“Non ci saranno interruzioni nella distribuzione idrica – precisano dall’Amap – perchè l’azienda si è attrezzata per garantire la distribuzione ai comuni convenzionati. si potranno verificare disagi nelle pratiche e agli sportelli nel territorio”.

La vicenda riguarda proprio il passaggio del servizio dalla fallita Aps all’Amap. Non tutti i Comuni hanno aderito al nuovo servizio idrico gestito da Amap, così la curatela fallimentare ha inviato 81 lettere di licenziamento su 199 dipendenti ex Aps. Amap, non gestendo per intero il servizio, non è in grado di assorbire tutti i lavoratori. Con la scadenza del contratti di affitto avvenuta ieri, si è dunque interrotto il servizio e neanche l’incontro odierno è bastato a risolvere la situazione nonostante in mattinata la Cgil avesse parlato di accordo raggiunto.

In realtà l’accordo non c ‘è. “Abbiamo discusso di un’ipotesi di intesa che salverebbe tutti i 199 posti di lavoro degli ex dipendenti Aps con il passaggio ad Amap, la parola passa ora per il via libera finale all’amministrazione comunale che rivedremo venerdì alle 11, ci auguriamo che la vertenza si possa concludere positivamente, perché cosi si porrebbe fine al calvario vissuto negli ultimi dieci anni da questi lavoratori”. Ad affermarlo al termine dell’incontro fra Amap, sindacati e comune di Palermo sulla vertenza dei lavoratori ex Acque potabili siciliane, sono Giovanni Musso segretario Femca Cisl Palermo Trapani e Rosalia Arcuri segretario aziendale Femca in Amap. L’obiettivo, ribadisce la Cisl, deve essere il rilancio del servizio idrico nel territorio palermitano e la salvaguardia dei posti.

“Prima di tutto il nostro impegno è rivolto ad assicurare a questi lavoratori un futuro più sereno, dopo anni di attesa –commenta Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – . Si sostenga il progetto di gestore unico per i comuni della provincia, è importante che i servizi essenziali vengano gestiti al meglio con una visione d’insieme sfruttando le prerogative della riforma sugli enti di area vasta finalmente giunta a compimento. Si realizzi un unico percorso che possa ridare slancio all’Amap e al suo piano industriale a vantaggio dei lavoratori Amap, ex Aps e dei cittadini”.