Bagheria cerca di correre ai ripari contro il profilarsi dell’emergenza discarica. Come annunciato nei giorni scorsi gli auto compattatori del Comune di Bagheria sono rimasti fuori la discarica di Bellolampo. Questo significa che i mezzi restano pieni e non si può procedere ad ulteriori raccolte.
Il Decreto 1871 del dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti del 14 dicembre scorso, aveva infatti disposto che alcuni comuni, tra i quali anche Bagheria, a decorrere dal 18 dicembre avrebbero dovuto conferito l’indifferenziata presso l’impianto mobile di Ecoambiente S.r.l.
Ma gli autocompattatori del territorio comunale che si sono recati lunedì 18 presso la discarica palermitana hanno trovato i cancelli della discarica di Bellolampo chiusi e la stessa cosa si è verificata ieri ed oggi 20 dicembre.
Nei due giorni suddetti , l’amministrazione comunale ha impiegato tutti i mezzi disponibili, cosa che già in queste ore sta causando il disservizio nella raccolta anche della differenziata.
Il sindaco per evitare che nei prossimi giorni possa determinarsi una grave emergenza igienico sanitaria e avendo a cura la salute pubblica, ha ordinato al dirigente della direzione XI, di disporre gli atti per noleggiare un congruo numero di autocompattatori, fino a quando non rientra l’emergenza.
L’ordinanza è la n 90 del 19 dicembre 2017 pubblicata all’albo pretorio on line del sito istituzionale.
“Va da sé che non si può procedere a risolvere il problema in questo modo – spiega il sindaco di Bagheria – serve solo a non lasciare a Natale l’immondizia per strada, capiamo che la Giunta Musumeci si è appena insediata e che si trova a gestire una patata bollente, ma a questo punto il problema rifiuti e discariche deve diventare un must”.
Il sindaco Cinque inoltre aggiunge: “Comprendo le difficoltà di Ecombiente srl (ndr: la società che dovrebbe gestire i rifiuti dei Comuni come da decreto 1871) e di Rap, mi informano infatti che la società per gestire i rifiuti proveniente dai nostri Comuni dovrebbe produrre delle ecoballe, la cui realizzazione prevede lo spostamento dell’impianto in un altro sito che è già stato individuato; occorre però che Unieco, la curatela Amia e Rap trovino un accordo per lo spostamento. Il problema è complesso – conclude il sindaco – e va affrontato con tavoli tecnici urgenti da parte di tutti gli enti coinvolti perché questo potrebbe essere solo il preludio di una emergenza più grave”.
Intanto è di pochi minuti fa la notizia che i sindaci dei Comuni del comprensorio, tra i quali Bagheria, si stiano riunendo in via Trincria, presso la sede del dipartimento dell’acqua e dei rifiuti dell’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità per discutere sul da farsi.
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