“Accogliamo la richiesta delle parti datoriali di dare tutela al diritto delle imprese di operare in un contesto di sana concorrenza, con regole certe ed oggettive. Un’aspirazione che, del resto, abbiamo già fatto nostra fin dal nostro insediamento. Così come ci è stato proposto in un documento di sostegno al Governo Musumeci, sottoscritto dalle parti datoriali, abbiamo dunque convocato per il prossimo venerdì 4 ottobre, a Catania, un tavolo tecnico che assumerà carattere permanente. In quella sede, mettendo assieme il contributo delle varie sigle, concorderemo una linea d’azione comune riguardo la difesa della nostra riforma del sistema regionale degli appalti pubblici e l’opportunità di resistere dinanzi alla Corte costituzionale”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone rispondendo alla lettera unitaria di Ance Sicilia, Cna costruzioni, Anaepa, Claai, Casartigiani, Legacoop, Confcooperative, C.r.e.d.a. che chiede la predisposizione di un “Protocollo regionale di disciplina delle procedure di gara”. Nella nota, le parti datoriali rimarcano il loro sostegno all’iniziativa del Governo Musumeci e si dicono ‘esterrefatte dalle Osservazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri’ che ha impugnato la nuova legge regionale sugli appalti pubblici, approvata a luglio da un’ampia maggioranza all’Ars.
“I ribassi eccessivi o anomali – prosegue Falcone – rientrano tra le principali ingessature del sistema delle gare d’appalto pubbliche, spesso diventando un ostacolo insormontabile per la realizzazione di quelle opere pubbliche di cui la Sicilia ha un immediato bisogno. Abbiamo approvato la riforma proprio per imprimere un’ulteriore svolta nel settore. Faremo dunque valere – ha concluso Falcone – le ragioni di questa scelta politica di buon senso anche a Roma”.
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