E’ passato più di un anno dal crollo della frana sulla strada che collega Belmonte Mezzagno a Palermo e che ancora chiusa al traffico.

“Il sindaco metropolitano Roberto Lagalla ha firmato il decreto con il quale è stato approvato il progetto da 6 milioni di euro per realizzare i lavori – dice il sindaco Maurizio Milone – l’ingegnere Claudio Tascone, funzionario tecnico della Città Metropolitana di Palermo, è il responsabile unico del procedimento per il progetto definitivo (importo complessivo dei lavori 6.070.000 euro) degli interventi di mitigazione del rischio geomorfologico per il tratto della S.P. 37 ‘di Gibilrossa’. L’iter per iniziare i lavori è ancora lungo e i disagi per i residenti di Belmonte Mezzagno proseguiranno”.

“Adesso il progetto sarà trasmesso al dirigente della protezione civile Maurizio Croce, soggetto attuatore, – aggiunge il primo cittadino – per l’espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, per l’individuazione delle fonti di finanziamento, il quale lo trasmetterà al governo regionale, per lo stanziamento delle somme necessarie, per la realizzazione dell’opera”.

A fine agosto progetto non venne approvato per 2000 euro

A fine agosto manifestazione di protesta a Belmonte Mezzagno per la strada provinciale 37 ancora chiusa da dieci mesi. L’ha organizzata l’amministrazione comunale guidata da Maurizio Milone.

“È stato presentato, dall’ingegnere Cafiso, il progetto definitivo della messa in sicurezza del costone roccioso. Il progetto è stato trasmesso all’Assessorato al Territorio per i pareri, ma il dipartimento l’ha restituito senza parere, perché mancava il versamento di 2.000 euro, quale quota per l’esame del progetto. Soldi che deve versare la Città Metropolitana – disse allora il sindaco – Senza il parere non può essere trasmesso al Maurizio Croce, soggetto attuatore per il contrasto del dissesto idrogeologico, per l’individuazione della fonte di finanziamento è sottoporlo all’approvazione della Giunta Regionale. Con le dimissioni del governo regionale, si sono allungati i temi e non si hanno certezze della copertura finanziaria”.